Due arresti da parte della polizia di frontiera di Firenze nell’ambito dell’operazione chiamata “Bagaglio Sicuro”.
I FURTI. I furti – spiega la polizia – venivano messi a segno ai danni dei bagagli smarriti, quelli cioè che – per disguidi dovuti a coincidenze o tempi ridotti di imbarco in altri aeroporti internazionali – arrivavano in aeroporto con qualche giorno di ritardo. A quel punto, i bagagli – secondo una procedura prestabilita – venivano affidati a una cooperativa operante in aeroporto, che a sua volta si serviva di alcuni corrieri per recapitare il bagaglio al domicilio del legittimo proprietario.
I BAGAGLI. Solo che questi ultimi, rientrati in possesso dei loro beni, facevano l’amara scoperta: bagagli manomessi (in qualche caso con evidenti segni di effrazione) e oggetti mancanti. Dalle valigie sparivano souvenir, capi di abbigliamento, profumi, scarpe e altri oggetti di valore. L’incremento di questi casi ha richiamato l’attenzione della Polizia di Frontiera di Firenze che, dopo monitoraggi e indagini, ha messo a fuoco i soggetti ritenuti responsabili e le tecniche adottate per “alleggerire” i bagagli. Nello specifico, l’attività investigativa condotta dalla squadra di polizia giudiziaria dell’Ufficio di Polizia di Frontiera, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Tommaso Coletta, ha consentito di accertare che nel magazzino in cui transitavano i bagagli in attesa di essere recapitati ai viaggiatori, un corriere e un dipendente di una cooperativa che lavorava all’interno del magazzino stesso, da mesi aprivano i bagagli impossessandosi di capi di abbigliamento e calzature griffate, profumi di marca, utensili, macchine fotografiche digitali, dolciumi e perfino giocattoli per bambini.
ARRESTI. Così, due italiani, un 31enne residente a Scandicci e un 32enne residente a Capannori (Lucca), rispettivamente dipendente di una cooperativa affidataria del servizio di raccolta dei bagagli “smarriti” e dipendente di uno dei “corrieri” convenzionalmente utilizzati per la consegna a domicilio dei bagagli, sono stati tratti in arresto per i reati di furto aggravato e continuato, in concorso tra loro, in esecuzione dell’Ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Firenze Mario Profeta.