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Perché non si può giocare a carte nei bar e circoli: le regole anti-Covid

E' iniziata la partita per tornare ai tavoli di gioco. Cosa dicono le regole per limitare la diffusione del coronavirus

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L’allerta Covid mette in crisi anche la briscola e la scala quaranta tra amici: niente mazzi condivisi e partitelle nei bar o nei circoli culturali e ricreativi, al momento le regole anti-coronavirus parlano chiaro, non si può giocare a carte in tutti i luoghi di aggregazione (se non si è conviventi). Ma c’è già chi ha un asso nella manica e propone una serie di linee guida per tornare a ritrovarsi intorno a un tavolo, dai mazzi in quarantena al gel a profusione ogni volta che le carte vengono distribuite ai giocatori.

Si può giocare a bocce e biliardo, non a carte. Regole e linee guida

Secondo il vademecum stilato dalla Conferenza delle Regioni per la riapertura delle attività dopo il 15 giugno, nei circoli culturali, nei club ricreativi e nei centri anziani e di aggregazione sociale vanno privilegiate le attività a piccoli gruppi di persone, sempre rispettando almeno un metro di distanza dagli altri. Giochi da tavolo, biliardo e bocce sono consentiti ma è obbligatorio indossare la mascherina e igienizzarsi le mani prima di ogni nuovo turno, mentre tutti gli oggetti di gioco vanno disinfettati prima e dopo ciascun turno di utilizzo.

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Non si può invece giocare a carte al bar e nei circoli, perché le linee guida anti-Covid della Conferenza delle regioni  “squalificano” i mazzi da briscola e da poker, specificando che

È vietato l’utilizzo di strumenti di gioco per i quali non è possibile una disinfezione ad ogni turno (es. carte da gioco).

Il problema è tutto qui: non si possono usare i mazzi di carte intorno a un tavolo da gioco perché non possono essere igienizzati e quindi possono essere veicolo di trasmissione del coronavirus, visto che sono toccati da tutti i partecipanti. Qui il documento in pdf con tutte le linee guida delle Regioni.

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Quando si potrà tornare a giocare a carte in bar e circoli? La proposta

C’è chi non si è dato per vinto. Un’idea arriva dal Piemonte. Le Acli provinciali di Cuneo  hanno raccolto in 4 pagine una serie di idee per tornare a giocare a carte sui tavoli di bar e circoli, stabilendo cosa si può fare e cosa no per l’allerta coronavirus. Non solo mascherina e gel, ma anche tovaglie usa e getta per il tavolo da gioco da buttare via a ogni turno, mazzi in “quarantena” per 72 ore, igienizzazione delle mani dopo ogni distribuzione delle carte, sanificazione di tavoli e sedie a ogni turno. Vietato poi toccarsi naso, bocca e occhi (e questo renderà più difficile lanciare segnali in codice ai compagni di squadra).

Insomma, la partita è ancora aperta: al momento rimane il divieto di giocare a carte, ma presto il mazzo potrebbe riservare qualche sorpresa.

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