giovedì, 22 Maggio 2025
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Gioco d’azzardo: sigilli a 5 sale scommesse

La polizia ha sequestrato l'attrezzatura di cinque sale scommesse fiorentine che avevano tessuto un filo diretto con allibratori con sede legale all'estero

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Cinque sale scommesse fiorentine nell'occhio del ciclone. La questura, nell'ambito di un'azione di contrasto al gioco illegale, ha disposto il sequestro delle attrezzature ritrovate all'interno dei cinque locali, privi di autorizzazioni.

I provvedimenti

Dall'inizio del 2014, la questura ha emesso 18 provvedimenti di diniego verso altrettante attività legate al mondo delle scommesse. “Delle 18 sale scommesse coinvolte, prive di concessione – spiega Fausto Vinci, della Divisione Polizia amministrativa e sociale – solo 7 hanno osservato il diniego, per gli altri 11 è invece scattata la segnalazione all'autorità giudiziaria”. Preso atto della segnalazione, il Gip Fabio Frangini, su richiesta del procuratore aggiunto Francesco Pappalardo, ha emesso il provvedimento che ha portato al sequestro delle attrezzature nei giorni scorsi. Il provvedimento ha interessato solo 5 sale scommesse. Le 6 restanti si sono infatti appellate alla Corte di giustizia europea, impugnando il decreto Monti del 2012, che regola l'apertura di questo tipo di attività.

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Sale scommesse con sedi all'estero

Le sale scommesse in questione, per tentare di aggirare la normativa italiana, avevano tessuto un filo diretto con allibratori che hanno sede legale a Malta (3) e in Austria (2), sedi che a loro volta hanno ramificazioni anche in altri stati. “In questo modo – spiegano gli agenti – non resta tracciabilità del denaro poiché i server cui vengon inviate le scommesse si trovano all'estero. Quindi, nel caso in cui sia necessario alle indagini, diventa impossibile risalire a scommettitori e cifre scommesse”. I gestori coinvolti fino ad oggi operano tutti sul territorio fiorentino e sono tutti italiani.

Controlli in tutta la provincia

Ma in futuro “l'attività di controllo verrà estesa a tutta la provincia di Firenze – continua Vinci – cercando il più possibile di contrastare l'attività delle scommesse clandestine”.
 

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