venerdì, 26 Aprile 2024
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Giovani lettori meno razzisti e più democratici

Trovata la cura al germe del razzismo: basterebbe leggere di più. A dirlo è una ricerca presentata oggi dall'istituto Gfk Eurisko al convegno "Giovani lettori, nuovi cittadini". L'abituale lettura dei giornali aumenterebbe la propensione dei ragazzi alla tolleranza. E anche a pagare le tasse.

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Lo studio, promosso dall’Osservatorio permanente giovani editori e dall’Acri, è stato illustrato oggi a Firenze.

“I giovani italiani coinvolti dall’iniziativa ‘Quotidiano in classe’ promossa da Andrea Ceccherini – ha detto Remo Lucchi, amministratore delegato di Gfk Eurisko – pur restando molto critici nei confronti dell’immigrazione, sviluppano un percorso di accettazione molto più rapido dei loro coetanei che non partecipano al progetto”.

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Emerge così che, rispetto alla percezione circa la presenza degli immigrati nel Paese, il 79% dei giovani italiani che lo considera un fatto negativo scende al 73% tra i ragazzi del progetto ‘Il Quotidiano in classe’.

“Queste percentuali molto alte – ha spiegato Lucchi – derivano dal fatto che gli adolescenti vivono una fase della propria vita in cui sono completamente concentrati sulla costruzione di loro stessi e della loro identità, dunque sono molto critici verso l’immigrazione, perché vi vedono una minaccia concreta ai loro diritti di cittadinanza e di sicurezza”.

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Dalla ricerca emerge inoltre la propensione dei giovani che leggono i giornali a migliorare la loro qualità della partecipazione civile e sociale, incrementare la coscienza sull’importanza di pagare le tasse ed un approccio migliore nei confronti della partecipazione al voto (dal 44% al 63%). Cresce anche l’interesse per la politica (dal 37% al 46%).

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