La privatizzazione di Ataf rimane al centro delle polemiche e la Rsu dell’azienda di trasporto pubblico annunciano un nuovo sciopero.
BUS A RISCHIO. Gli autisti torneranno a incrociare le braccia lunedì 18 luglio, per una mobilitazione che durerà per l’intera giornata. Per i conducenti lo sciopero sarà dall’inizio servizio alle 06.00, dalle 09:15 alle 11:45 e dalle 15.15 a fine servizio. Gli operai e gli impiegati sciopereranno invece per l’intero turno di lavoro. Durante la giornata sono previste assemblee nei depositi delle Cure e di Peretola. Lo sciopero cade nello stesso giorno in cui il caso Ataf sarà discusso dal Consiglio Comunale.
IL SINDACATO. “C’è chi ci da già per venduti, ma tutt’oggi l’assemblea dei soci non ha deliberato niente: Renzi e Company si stanno nascondendo per non affrontare il problema – scrive in una nota la rappresentanza sindacale di base – ci aveva detto che entro il 30 di giugno ci avrebbe convocati nuovamente per illustrarci la relazione dell’advisor, ma nessuno di noi l’ha visto”. La rsu da tempo si è schierata contro la privatizzazione di Ataf. “Dai quotidiani cittadini apprendiamo che Ataf Servizi avrà necessità di 800 lavoratori e la società Ataf Immobili di soli 20 amministrativi – si legge ancora nel comunicato della Rsu – considerato che il personale ad oggi in Ataf è di circa 1300 persone, ci chiediamo dove andranno a finire i restanti 480 “.
LA PRIVATIZZAZIONE. Il progetto della vendita prevede infatti la divisione dell’azienda in due rami: da una parte una società dove confluiranno gli immobili, dall’altra la gestione del servzio e del personale. Questa seconda realtà è quella che dovrebbe essere messa sul mercato e venduta ai privati.
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Tutti a bordo del ”piedibus” contro la privatizzazione di Ataf / FOTO
Ataf è in attivo. E in vendita per 10 milioni