In particolare, l’assessore ha cercato di rassicurare la diciannovenne studentessa, che durante il colloquio è scoppiata in un pianto a dirotto. All’incontro ha partecipato anche la presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore Anna Mitrano. “La solidarietà e i messaggi di scuse della città di Gifu mi porta a dire: non parliamone più – ha detto ancora l’assessore Giani -. Chiudiamo definitivamente questa vicenda che non scalfisce minimamente i rapporti fra l’Italia e il Giappone e fra Firenze e Gifu, due città legate da patto di amicizia da trenta anni. E proprio per questo che abbiamo voluto fa coincidere questo incontro col tradizionale appuntamento del 9 luglio per ricordare il bombardamento di Gifu, avvenuto appunto il 9 luglio del 1945″.
L’assessore Giani, infatti, ogni anno sale sulla Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio in ricordo di quella giornata (dove morirono 1.383 persone e furono devastati 20.426 edifici) per sventolare la bandiera della pace mentre suonano i rintocchi della Martinella. “Abbiamo voluto unire le due cose – ha concluso l’assessore Giani – per confermare i rapporti fra le nostre due città. Questa vicenda non ha fatto altro che rinforzare questo legame e da tutto questo abbiamo appreso, anche se non ce n’era bisogno, l’amore e la sensibilità del popolo giapponese verso l’Italia. Ma adesso per favore spegniamo i riflettori”.
“Accettiamo le vostre scuse – ha sottolineato anche Anna Mitrano – e voglio comunicarvelo in Palazzo Vecchio, davanti all’assessore Giani, in modo che questo assuma anche un atto ufficiale”.