giovedì, 25 Aprile 2024
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”Graphiti Kommando”, in 6 mesi ripuliti 17.500 metri quadri di muri in Oltrarno

Otto chilometri di strade ripulite grazie al lavoro di personale qualificato senza occupazione e volontari. Renzi: ''Crediamo molto in questo progetto, che si basa sul protagonismo dei cittadini per tenere pulita la città''.

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Otto chilometri di strade, 17.500 metri quadri di muri nell’Oltrarno e 186 numeri civici ripuliti grazie al lavoro di personale qualificato senza occupazione e volontari, che hanno impiegato 760 litri di materiali tra vernici, paste coloranti, smalti e solventi e 350 tra pennelli, mestichine e attrezzi vari.

IL PROGETTO. Sono questi alcuni dei numeri che riassumono i primi 6 mesi (da gennaio a giugno) del progetto Graphiti Kommando, ideato e realizzato dalla Fondazione Angeli del bello con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, sotto il patrocinio del Comune di Firenze. L’iniziativa ha l’obiettivo di ripulire i muri, i portoni e i bandoni dei palazzi che sono stati imbrattati e rovinati da scritte e da eventuali manifesti e adesivi abusivi, intervenendo in zone della città particolarmente degradate che, in questa prima fase del progetto, sono state individuate nell’Oltrarno. I risultati del progetto sono stati presentati oggi a Palazzo Strozzi: sono intervenuti il presidente e il vicepresidente della Fondazione Angeli del bello Giorgio Moretti e Marco Bassilichi, il sindaco Matteo Renzi e il direttore generale dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Renato Gordini.

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“CITTADINI PROTAGONISTI”. “Crediamo molto in questo progetto e nell’attività degli Angeli del bello – ha detto il sindaco Matteo Renzi -, che si basa sul protagonismo dei cittadini per tenere pulita la propria città. Un protagonismo nel quale c’è un importante valore sociale, civile e culturale”. “Noi chiediamo un cambio radicale nel rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini – ha spiegato – e proprio questo ragionamento ci ha portato a dare le chiavi di alcuni giardini comunali alle mamme del quartiere invece che ai funzionari del Comune”. “Siamo di fronte al tentativo di fare di Firenze una città di tutti e non solo di chi l’amministra – ha proseguito il sindaco – perché non è con le ordinanze che si risolve il problema del degrado, ma facendo una scommessa educativa e coinvolgendo i cittadini. È bellissima l’idea che il Comune fa le operazioni di riqualificazione di alcuni luoghi e poi i fiorentini se ne fanno carico: è l’idea che la città è la loro”.

LE STRADE. Graphiti Kommando ha interessato 17 strade e una piazza cittadine: via del Leone, via dell’Orto, via di Camaldoli, via San Giovanni, via del Drago d’Oro, Borgo Stella, via Santa Monaca, via del Campuccio, via dell’Ardiglione, via dei Preti, via della Chiesa, via presto San Martino, via de’ Coverelli, via Toscanella, via delle Caldaie, Borgo Tegolaio, via Maffia e piazza della Passera. Nelle operazioni di ripulitura la Fondazione Angeli del bello si è avvalsa della collaborazione di personale qualificato momentaneamente senza occupazione e retribuito con voucher lavoro e dei propri volontari. Nata nel 2010 da due soci fondatori, Quadrifoglio spa e l’associazione Partners Palazzo Strozzi per promuovere e coordinare progetti e azioni di volontariato volti a migliorare il decoro e la bellezza di Firenze, la Fondazione attualmente conta 1.500 volontari fra privati, scuole, università per stranieri e associazioni che operano suddivisi in gruppi non solo per ripulire dalle scritte vandaliche i muri dei palazzi fiorentini, ma anche per curare i giardini e gli spazi di verde pubblico.

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OBIETTIVI. Al progetto Graphiti Kommando ha contribuito anche la società Sikkens, fornendo sia la consulenza tecnica e la formazione dei volontari sia un supporto materiale, dando gratuitamente uno strumento per la “lettura” del colore delle facciate e un tintometro che è lo strumento che consente di riprodurre il colore rilevato. Inoltre, è in via di definizione un protocollo d’intesa con la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze (Corso di Restauro del professor Centauro) per ottenere la supervisione scientifica sull’attività dei volontari. Successivamente la Fondazione intende arrivare a definire con la Soprintendenza un accordo che disciplini in modo dettagliato e completo la modalità ed il tipo d’intervento sui beni notificati. Per il coordinamento delle attività è stata istituita una segreteria e sono stati siglati un contratto a progetto con un tecnico qualificato in grado di rilevare e riprodurre i colori e con una restauratrice. Per il trasporto del materiale viene utilizzato un Kangoo messo a disposizione da Arval.

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