Sabato il Teatro Moderno di Grosseto è stato trasformato in un’aula di tribunale per l’incidente probatorio sul naufragio del Giglio. Il Gip ha escluso dall’aula le associazioni ambientalistiche e dei consumatori. Schettino è stato accusato di danno ambientale. L’udienza è stata fissata per il 21 luglio prossimo.
IL TEATRO. Sabato si è tenuta, al Teatro Moderno di Grosseto, la prima udienza dell’incidente probatorio sul naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio. Fuori dal Teatro si sono radunate un centinaio di persone tra curiosi, giornalisti, fotoreporter e cameramen televisivi provenienti da ogni parte del mondo. Debtro sono entrate circa 250 persone. L’udienza è iniziata alle 11.15, con un ritardo di circa due ore a causa di controlli volti ad evitare l’introduzione di un qualsiasi strumento di ripresa. Gli indagati, 9 in tutto, erano assenti.
I NAUFRAGHI. Tra i primi ad essere arrivati a Grosseto, i naufraghi. Alcuni di loro hanno dichiarato di essersi fatti forza nel momento del naufragio, non pensando alla morte e parlando di Schettino, una donna ha aggiunto: ”E’ un imbecille per essere gentile e anche un criminale”. Un altro passeggero ha invece dichiarato di aver visto il comandante con altri quattro ufficiali, andare via. ”Non è svicolato su una scialuppa”, ha spiegato l’avvocato Giuseppe Grammatico di Palermo che insieme alla moglie si trovava sulla Concordia la sera del naufragio e che adesso difende una famiglia di tre persone presenti anche loro sulla nave. “E’ stato perso troppo tempo prima di dare l’allarme. Poteva essere fatto tutto molto più rapidamente e si sarebbero potute evitare molte delle conseguenze che poi ci sono state”, ha aggiunto Grammatico.
L’INIZIO. Ad inizio udienza sono stati affidati gli incarichi peritali per l’analisi delle registrazioni contenute della scatola nera. I periti nominati dovranno rispondere a un quesito ampio, anrticolato in 50 punti. Le perizie dovranno esser consegnate entro 90 giorno. L’udienza per l’esame dei periti è stata fissata per il 21 luglio prossimo. Mentre l’inizio delle operazioni peritali sono state fissate dal Gip, per il 9 marzo alle ore 9 presso l’aula dip del tribunale di Grosseto.
SCHETTINO. Nel corso dell’udienza, al comandante Schettino, è stato accusato di danno ambientale per la distruzione di habitat all’interno del sito protetto. Accusa che va ad aggiungersi ai reati già noti come quello di naufragio colposo e abbandono della nave. L’avvocato Leporatti, difensore del comandante della Nave naufragata il 13 gennaio all’Isola del Giglio, ha detto invece che le associazioni, come ad esempio Legambiente, Lipu, Codacons, Sos Concordia, ”dovrebbero essere escluse dal procedimento a carico di Schettino visto che -a parere dell’avvocato- non possono essere definite parte offesa ma, potrebbero essere considerati invece, soggetti danneggiati”.
ESCLUSIONI. Il Gip Valeria Montesarchio ha accolto la richiesta escludendo quindi le associazioni dei consumatori ambientalistiche oltre a Costa Crociere. Tali associazioni potranno comunque costituirsi come parte civile all’udienza preliminare dimostrando il danno subito. Mantenute invece come parti offese i naufragi, i parenti delle vittime e lo Stato. ”Auspichiamo che sia fatto tutto adeguatamente ma credo che oggi (sabato, ndr) non succeda nulla di fatto”, ha affermato invece Davide Vieschi, avvocato della mamma di Dayana, la piccola di 5 anni che ha trovato la morte durante il naufragio della Costa Concordia.
COSTA CROCIERE. La discussione sul ruolo di Costa Crociere come parte offesa era stata aperta dall’avvocato Giulia Bongiorno che difende circa 67 passeggeri tra italiani, tedeschi e brasiliani. L’avvocato aveva appunto chiesto che la società venisse esclusa dall’incidente probatorio.”Non sappiamo ancora con precisione come sono andati i fatti. Trovo un pò singolare in questo momento definire Costa Crociere come parte offesa”. “Dal punto di vista amministrativo e penale Costa Crociere è stata dichiarata estranea a qualunque tipo di contestazione”, ha poi chiarito l’avvocato Marco De Luca, legale della compagnia armatrice, al termine dell’udienza. “Costa Crociere non è più parte offesa -ha chiarito l’avvocato- ma è parte danneggiata e si costituirà parte civile contro chi sarà ritenuto responsabile. Siamo soddisfatti”.
AMBROSIO. Interpellato prima dell’udienza anche l’avvocato Salvatore Catalano, difensore di Ciro Ambrosio, il comandante in seconda della Costa Concordia, primo indagato dalla Procura di Grosseto insieme a Schettino. “Il mio assistito è stato l’unico ufficiale in plancia -ha fatto osservare – che ha dato un ordine diverso da quello del comandante Schettino, ovvero quello di calare le scialuppe. Lo ha fatto dal ponte 4”. La legge, ha aggiunto, “prevede che il comandante in assoluto è il responsabile della nave e mi auguro che alla fine del processo la posizione di Ambrosio possa essere rivista”.