venerdì, 29 Marzo 2024
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”Ho mangiato il mio cane”, macabra scoperta alla periferia fiorentina

E’ stato denunciato a piede libero un 23enne reo confesso di aver ucciso il proprio cane per mangiarlo. La macabra scoperta, portata alla luce dalle guardie zoofile dell’Enpa, in un casolare ai piedi delle colline fiorentine. Proseguite nella lettura solo se avete stomaci forti.

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E’ stato denunciato a piede libero un 23enne reo confesso di aver ucciso il proprio cane per mangiarlo. La macabra scoperta, portata alla luce dalle guardie zoofile dell’Enpa, in un casolare ai piedi delle colline fiorentine.

FACEBOOK. Tutto è partito da Facebook. E’ qui, in un gruppo di amanti del cane corso, che l’autore dell’efferato gesto ha confessato di aver ucciso il proprio cane per mangiarlo. Immediate le segnalazioni all’Enpa, l’Ente nazionale di protezione animali, che ha provveduto rapidamente a verificarle e a rintracciare il luogo dove l’episodio era avvenuto. Si tratta di un casolare situato nel comune di Firenze, ai piedi di una collina. Il casolare è abbandonato da anni e occupato abusivamente da alcuni ragazzi, sorta di “comune” abusiva.

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IL BLITZ. Nel frattempo analoghe segnalazioni sono pervenute ai carabinieri, che a loro volta si sono rivolti alle guardie zoofile. Domenica scorsa il blitz di due nuclei dell’Enpa sul luogo del reato. Continuate la lettura soltanto se avete stomaci forti.

TOTEM. All’ingresso di una casetta le guardie si sono trovate di fronte alla prima macabra scoperta: la testa di un animale scuoiato di fresco era infilata in cima a un palo a mo’ di totem. Solo più tardi gli operatori hanno appurato che si trattava proprio della testa del cane barbaramente ucciso. Poco più in là, stesa su un’asse di legno, si trovava la pelle dell’animale.

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23 ANNI. Ad aprire la porta alle guardie è stato un giovane di 23 anni, nato e residente nel sud Italia, ma da tempo abitante di una casupola del vecchio casolare. Il ragazzo ha confessato subito di essere stato lui a scuoiare e squartare il cane, ma inizialmente ha accampato una storia diversa, dicendo che era stato investito da un furgone e che lo aveva scuoiato solo quando era già morto. La storia però si è rivelata falsa.

STRANGOLAMENTO. Il cane, una femmina di cane corso, molossoide di circa 50 kg, gli era stato affidato dalla sorella, a cui aveva raccontato solo che era stato investito. In realtà l’animale risulta morto per strangolamento. Incalzato dalle guardie zoofile, con freddezza il ragazzo ha raccontato di averlo ucciso impiccandolo a un albero con una corda. Dopodiché lo ha scuoiato e ha fatto di tre zampe tre prosciutti, salando la carne e appendendola con dei cavi elettrici. La quarta zampa l’ha mangiata subito, lessandola. I resti sono stati trovati nel vicino campo, insieme alla carcassa del tronco dell’animale. Con la stessa freddezza il 23enne ha fatto apprezzamenti sul sapore della carne. “Sapeva di tartufo”, ha detto alle guardie.

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DENUNCIA. Immediata la denuncia (a piede libero) per maltrattamento e uccisione di animale domestico. L’incartamento è in mano alla pm Mione, che sta anche accertando l’eventuale partecipazione di qualche altra persona al crimine. Il 23enne, disoccupato, con la licenza media, rischia fino a tre anni di carcere.

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