venerdì, 26 Aprile 2024
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I feriti di Baghdad si curano in Toscana

La Toscana è pronta ad ospitare i feriti gravi che non possono ricevere cure adeguate a Baghdad. Lo ha scritto il governatore della Regione Enrico Rossi al ministro degli Esteri Franco Frattini.

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La Toscana è pronta ad ospitare i feriti gravi che non possono ricevere cure adeguate a Baghdad. Lo ha scritto il governatore della Regione Enrico Rossi al ministro degli Esteri Franco Frattini, in seguito alla serie di attentati che negli ultimi giorni ha colpito i cristiani che vivono in Iraq.

L’INTERVENTO. Al ministro, che nei prossimi giorni andrà in Iraq per evitare l’esecuzione della condanna a morte di Tarek Aziz, il presidente Rossi chiede di individuare, in accordo con la comunità cattolica di Baghdad, le forme più adeguate per un intervento concreto.

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PREZZO ALTISSIMO. “Sono convinto – scrive Rossi – che con l’esodo dei cristiani, muoia l’Iraq. E il Medio Oriente e tutto il Mediterraneo possono essere travolti da una stagione di violenza. Per questo non possiamo abbandonare la popolazione irachena e i cristiani che stanno pagando un prezzo altissimo per una guerra ingiustificata e ingiustificabile, nata fuori da ogni legittimazione internazionale”. Da qui la necessità di mettere in atto una “solidarietà concreta”.

RELAZIONI. E’ stato lo stesso arcivescovo di Baghdad a suggerire un intervento umanitario per la cura dei feriti più gravi e un impegno a sostegno degli ospedali cattolici come testimonianza concreta di questa amicizia e vicinanza. “La Regione Toscana – conclude il presidente della Regione – è disponibile ad accogliere feriti gravi che non possono essere curati e ad avviare relazioni e scambi tra ospedali toscani e ospedali di Baghdad”.

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