Purtroppo come riportato dall’Ansa, si sta avvicinando il batterio ‘killer’. Il fenomeno che in Italia sembra sotto controllo contuna sempre più ad essere vicino ai nostri confini. Sono sei i bambini ricoverati questa mattina al policlinico di Lille, nel nord della Francia, due di piu’ rispetto a ieri sera, per un’infezione alimentare legata a un tipo raro di batterio E.coli, dopo aver consumato hamburger. Le loro condizioni vengono definite ”stabili” dai medici. In tutti e sei i casi, i sanitari parlano di condizioni ”gravi” ma ”non preoccupanti” quanto al pronostico sul decorso della malattia, che si e’ manifestata con una forte diarrea emorragica. Tre dei bambini sono attualmente ”in dialisi” per l’interessamento dell’apparato renale. Secondo i primi accertamenti, l’infezione sarebbe dovuta al consumo di hamburger surgelati di marca ‘Steaks Country’, venduti nell’ipermercato Lidl e non avrebbe nulla a che vedere con l’epidemia che ha provocato 38 morti, 37 dei quali in Germania.
CARNE PROVENIVA DA GERMANIA – La societa’ SEB, che in Francia produce gli hamburger sospettati di essere all’origine dell’infezione alimentare di sei bambini ricoverati a Lilla, ha annunciato che la carne sospetta proveniva da Belgio, Olanda e Germania, dove e’ stata macellata prima di essere importata in Francia. Lo ha detto all’agenzia France presse Guy Lamorlette, amministratore delegato della Seb, interpellato dall’agenzia France presse. ”Tuttavia – ha aggiunto – nulla permette di stabilire un qualsiasi legame con l’epidemia che ha colpito la Germania”, ha detto ancora Lormette, che non e’ in grado di precisare la regione tedesca da cui proviene la carne.
COLDIRETTI, 4/A EMERGENZA TEDESCA IN 1 ANNO – ”Con la notizia che gli hamburger sospettati sono fatti con carne tedesca salgono a quattro le emergenze alimentari nate in Germania nell’ultimo anno che hanno messo in allarme l’intera Europa”. La Coldiretti punta quindi il dito contro al Germania, in rifermento al ricovero di sei bambini in Francia per una presunta infezione riconducibile ad ”hamburger surgelati di marca ‘Steaks Country’ venduti in un ipermercato Lidl, ma prodotti con carne tedesca”. ”Esattamente un anno fa, a giugno 2010, e’ stata trovata in Italia – sottolinea la Coldiretti – la prima mozzarella blu proveniente dalla Germania nonostante fosse venduta con marchio ‘Malga Paradiso’ in diversi discount. I sequestri su tutto il territorio italiano hanno riguardato le mozzarelle a marchio ‘Land’ (vendute da Eurospin), ‘Lovilio’ (vendute da Lidl) e ‘Malga Paradiso’ (vendute da Md discount), tutte prodotte in Germania dalla ditta Milchwerk Jager Gmbh & Co. Il fatto che la scoperta dell’alterazione sia avvenuta in Italia e non in Germania dove la mozzarella viene prodotta e’ significativo – sostiene l’organizzazione agricola – della capillarita’ dei controlli sul mercato nazionale dei prodotti alimentari e dei ritardi colpevoli della Germania. All’inizio del mese di gennaio 2011 e’ scoppiato lo scandalo dei mangimi alla diossina che hanno contaminato allevamenti di polli, uova e maiali venduti in tutta Europa. La societa’ tedesca di mangimi animali al centro dello scandalo diossina sembra sapesse fin dal marzo precedente che – ricorda la Coldiretti – vi era una quantita’ di diossina 78 volte superiore ai limite legale nei grassi presenti nei mangimi”. ”Anche il caso del batterio killer Escherichia coli dopo il tentativo di accusare ingiustamente la Spagna e’ apparso chiaro – prosegue la Coldiretti – che e’ nato e si e’ diffuso in Germania anche se non sono ancora stati chiariti i motivi e l’origine. L’Italia ha importato prodotti agroalimentari dalla Germania per un valore di 5,5 miliardi di euro nel 2010 che – conclude la Coldiretti – e’ lo stesso importo fatto segnare dalla Francia che rende i due paesi i principali fornitori di prodotti agroalimentari dall’Italia.
IL CASO SOSPETTO A FIRENZE. La donna di 62 anni deceduta a Sesto Fiorentino, nei primi di giugno sembrava a causa del batterio, non è morta a causa del batterio killer E.Coli. Lo avevano confermato i medici dell’ospedale fiorentino di Careggi, dopo aver eseguito l’autopsia su disposizione del pm. “Verosimilmente – hanno annunciato – si esclude qualsiasi correlazione” con il batterio killer.