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Il carcere di Sollicciano apre le porte al rugby

''Rugby in carcere: la meta è oltre'' è il nome del nuovo progetto creato dal Centro Sportivo Italiano e dall'Opera Madonnina del Grappa, con la collaborazione di Società Firenze Rugby 1931 e Federazione Italiana Rugby.

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”Rugby in carcere: la meta è oltre” è un progetto volto ad avviare i detenuti del carcere di Sollicciano di Firenze alla pratica del rugby. Al progetto (nato da una collaborazione tra CSI, Opera Madonnina del Grappa, Società Firenze Rugby 1931 e Fir) hanno dato il proprio patrocinio sia la Regione Toscana che il Comune di Firenze.

”RUGBY IN CARCERE”. L’iniziativa serve a promuovere l’antitesi di una vita sedentaria per i denuti, che da anni sono sempre più coinvolti nelle attività sportive (come è successo negli anni passati con il calcio e le corse podistiche), ma non solo. Infatti l’obiettivo di fondo è quello di agevolare, proprio attraverso la pratica di uno sport di squadra, il percorso di reinserimento sociale che i detenuti affrontano una volta finita di scontare la pena. L’aggiunta delle parole “la meta è oltre” non è, a questo proposito, una scelta casuale: “oltre” le mura del carcere, “oltre” gli sbagli, “oltre” i propri limiti. La società Firenze Rugby 1931 seguirà gli aspetti pratici dell’iniziativa, mentre la parte progettuale sarà affidata a Laboratorio Sportivo.

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TAPPE. L’attuazione di “Rugby in carcere” a Sollicciano avverrà secondo alcune tappe. La prima prevede l’organizzazione di una partita di rugby, tra due squadre di alto livello, all’interno della struttura penitenziaria, con l’obiettivo di presentare il progetto e suscitare curiosità e interesse nei detenuti. Una volta raccolte le adesioni, poi, prenderanno il via gli allenamenti. Quando i detenuti avranno appreso le basi saranno organizzate partite esterne, con realtà toscane e fiorentine. Una costante attività di monitoraggio permetterà agli organizzatori di valutare l’efficacia del piano e di trovare degli eventuali correttivi da apportare.

saccardiSACCARDI. Tra i “portavoce” dell’iniziativa c’è anche Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana ed ex vicesindaco di Firenze. “Ho seguito passo dopo passo questa bellissima esperienza – spiega – fin dal suo concepimento, quando ero ancora al Comune di Firenze. Adesso siamo quasi in direttura d’arrivo e sono davvero orgogliosa di aver contribuito a introdurre anche a Sollicciano la pratica di una disciplina come il rugby, una sorta di scuola di vita. L’importanza di questo sport, infatti, va ben oltre gli aspetti tipici legati all’attività sportiva, come benessere e forma fisica. Oltre a consolidare altri principi dello sport, come condivisione e integrazione, insegna soprattutto a privilegiare il valore del gruppo rispetto al singolo, sviluppa il senso di sacrificio in favore del risultato di squadra”.

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