“Il caso Edison: e poi?”. Di questo si parlerà questa sera in una tavola rotonda promossa dal giornale on line Pensalibero (www.pensalibero.it). L’appuntamento è alle 21 nella saletta del Teatro della Basilica di San Lorenzo.
IL CASO EDISON. Firenze – viene spiegato – “non è la piccola e povera città che dice l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. E non vogliamo che lo diventi. Per questo preoccupa il caso Edison. La Libreria che è il luogo prediletto dai fiorentini per le novità editoriali. Sta per chiudere, come prima avevano chiuso i battenti Beltrami, Del Re, Le Monnier, Seeber, Libreria Internazionale, Martelli ex Marzocco, Condotta, Porcellino. Le trasformazioni dei centri urbani sono ineluttabili e non necessariamente negative. Ma è indispensabile individuare il filo attraverso cui ricostruire una nuova identità all’altezza di quella che si va smarrendo”.
LA TAVOLA ROTONDA. Alla tavola rotonda di questa sera parteciperanno Leonardo Bieber, presidente Commissione cultura Comune di Firenze; Pier Francesco Listri, giornalista e scrittore; Elisa Sassoli, ricercatrice – autrice del libro Non solo shopping. Usi sociali dei luoghi del consumo; e i librai della Edison. Modererà il dibattito Nicola Cariglia, direttore di Pensalibero.
GLI ARGOMENTI. Tra gli argomenti affrontati ci saranno “rispetto dei vincoli a tutela, pluralismo, leale concorrenza, difesa dei luoghi di cultura, lettura, ritrovo per giovani e diversamente giovani, caratteristiche e tradizioni fiorentine, salvaguardia dei posti di lavoro e delle professionalità, trasformazioni dei centri urbani”.
L’iniziativa. Edison, raccolta di firme in libreria: ”Salviamo questo spazio”