I fondi statali che vengono destinati alle università sono solo lo 0,9% del Prodotto Interno Lordo, rispetto all’1,4% della media europea, ma altri problemi di natura prettamente economica nascono dalla cattiva gestione delle risorse da parte delle Università. Anche l’offerta formativa però risulta creare problemi: troppi corsi di laurea, troppe sedi distaccate e troppi pochi iscritti, per non parlare del crescente numero dei professori ordinari a svantaggio dei ricercatori. In diminuzione anche gli studenti che giungono alla laurea che sono solo il 45% degli iscritti.
Altre difficoltà insorgono poi riguardo alla situazione dei ricercatori, degli assistenti e i dottorandi, tutti con contratti atipici, ma anche riguardo alle borse di studio per gli studenti in difficoltà economiche o particolarmente meritevoli, visto che nell’anno accademico 2007-08 solo 11.462 studenti su 127 mila hanno beneficiato di aiuti del genere.
Sono necessari quindi interventi della Regione per sviluppare i legami tra ricerca e imprese, ma anche per attrarre nei nostri atenei studenti, ricercatori e docenti, in modo che l’università possa svolgere al meglio il proprio ruolo di motore dello sviluppo della Toscana.