Nel 2012 la Toscana investirà quasi settecentomila euro per migliorare la salute la sicurezza di mamme e bambini con interventi nei punti nascita, sul territorio e nei consultori. Saranno effettuati corsi di formazione e aggiornamento professionale a tutti gli operatori del percorso nascita e sarà consegnata alle neo-mamme una valigetta con dépliant informativi.
L’ASSESSORE. “Negli ultimi anni la Regione Toscana ha promosso una serie di iniziative per la riqualificazione dei servizi nell’ambito materno-infantile – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – Formazione per gli operatori, diagnosi e terapia delle patologie congenite, promozione dell’allattamento al seno, campagne di informazione sulla sindrome della morte in culla. E ancora, riqualificazione dei consultori, interventi per la salute riproduttiva delle donne immigrate, per la riduzione delle mutilazioni genitali femminili, per la prevenzione delle interruzioni volontarie di gravidanza. Vogliamo continuare a farlo, certi che promuovere la salute di donne e bambini sia fondamentale. Anche il nuovo Piano sanitario e sociale integrato, appena approvato dalla giunta, dedica ampio spazio al percorso materno infantile e al diritto di crescere in salute”.
FORMAZIONE. Nel 2012 saranno arrivati programmi formativi e di aggiornamento professionale in particolare per quanto riguarda screening ecografici, diagnosi e terapia di patologie congenite, trasporto in utero ed emergenze in sala parto.
PER LE MAMME. A tutte le neo-mamme verrà distribuita una valigetta che conterrà l’opuscolo “naturalmente mamma” con tutte le informazioni sull’allattamento materno, un cd con ninnenanne e musica per i piccoli, un body di cotone con disegnato come far dormire in sicurezza il neonato. Inoltre ci saranno dépliant informativi dedicati a specifiche tematiche o al corretto utilizzo dei servizi a disposizione dei cittadini (prevenzione della Sids, la sindrome della morte in culla, banca del latte materno, trauma center pediatrico e prevenzione incidenti). Tutti i contenuti saranno tradotti in cinese, albanese, inglese, francese, spagnolo, arabo e rumeno.
SERVIZI. Quanto alle buone pratiche, da monitorare e diffondere in ospedali e consultori, riguarderanno la riqualificazione dei servizi in ambito materno infantile, azioni dedicate al supporto dei genitori e alla prevenzione delle interruzioni volontarie di gravidanza, con particolare riferimento alla popolazione immigrata. Oggi il 60% delle donne immigrate accede ai servizi offerti dai consultori.