Era il lontano agosto del 1944, quando la liberazione di Firenze era ormai prossima. Un passato più recente di quel che si possa sembrare. Da qualche mese, i carabinieri della Stazione di Fiesole, pur continuando a svolgere compiti di istituto, avevano iniziato a cooperare con la Resistenza, fornendo armi, viveri e informazioni e, in alcuni casi partecipando ad azioni dirette a mettere in difficoltà i nazifascisti.
Fu in Agosto che Sbarretti, Marandola e La Rocca, su consiglio del vice brigadiere Amico, si allontanarono dalla caserma per passare le linee nemiche e unirsi agli Alleati. Non ci riuscirono e, quando vennero a sapere che il Comando tedesco aveva dichiarato di uccidere i dieci civili presi in ostaggio, se non fossero rientrati in caserma, decisero di tornare a Fiesole e di presentarsi ai tedeschi, pur consapevoli della sorte che li attendeva. Furono fucilati.
Si terrà domani, 16 luglio, la cerimonia di commemorazione per celebrare il 65mo anniversario dalla loro morte, a cui parteciperà il vicepresidente del Consiglio regionale Angelo Pollina. L’appuntamento è per giovedì 16 luglio alle 10.30, presso la cattedrale di San Romolo.