martedì, 23 Aprile 2024
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In Toscana cresce la differenziata

Continua a crescere la raccolta differenziata in Toscana, che nel 2009 si è attestata a quota 38,56%, con un incremento di circa due punti rispetto all’anno precedente. E prosegue anche la riduzione dei rifiuti urbani.

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Rifiuti, buone notizie per la Toscana.

DIFFERENZIATA. Nella regione, infatti, continua a crescere la raccolta differenziata, che nel 2009 si è attestata a quota 38,56%, con un incremento di circa due punti rispetto all’anno precedente. Si conferma dunque l’andamento positivo già iniziato nel 2008 (36,57%), dopo un quadriennio di stasi con la percentuale ferma intorno al 33%.

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RIFIUTI. E prosegue anche la riduzione dei rifiuti urbani. Cala in modo significativo la produzione pro capite che scende da 684 a 663 kg/abitante, tornando sui valori del 2002. E’ in decrescita anche il dato assoluto di produzione di rifiuti urbani, che nel 2009 è pari a 2.474.299 tonnellate segnando 2,6 punti percentuali in meno rispetto all’anno precedente.

PROVVEDIMENTI. Di recente è uscito il provvedimento regionale che certifica, per ognuno dei 287 comuni della Toscana, la percentuale di rifiuti che l’anno scorso sono stati raccolti in forma differenziata. E stabilisce inoltre un tributo teso a scoraggiare il conferimento dei rifiuti in discarica, che è più alto del 20% per quei comuni che non raggiungono l’obiettivo di legge del 45% di differenziata. Nel 2009 sono stati 55 i comuni che sono riusciti a superarlo: 21 comuni dell’Ato Costa, 20 comuni dell’ Ato Centro e 14 comuni dell’ Ato Sud.

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BRAMERINI. “Registriamo con soddisfazione i dati positivi emersi oggi – commenta l’assessore Anna Rita Bramerini – se per la diminuzione dei rifiuti il calo credo sia conseguenza anche della crisi economica che colpisce le famiglie e le imprese, il fatto che la raccolta differenziata cresca con un trend costante conferma il grande impegno che la Regione sta dedicando alla riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti e alla promozione della raccolta differenziata. Ricordo gli accordi di filiera con Corepla per il riutilizzo di materiali plastici e il lavoro con Coreve per definire gli utilizzi alternativi del vetro. L’obiettivo infatti non è solo quello di raccogliere in maniera separata i rifiuti ma anche e soprattutto quello di farli tornare a nuova vita riutilizzando la materia di cui sono composti. Un esempio è lo stabilimento di San Miniato nato dalla partnership tra Revet Spa e Esterni Srl recentemente inaugurato che utilizza plastica riciclata per produrre componenti d’arredo, un chiaro caso di green economy reale che produce sia “ecomateriali” sia posti di lavoro. E’ la dimostrazione che il rifiuto, se ben differenziato, può tornare materia di qualità. E’ la risposta di un buon mercato del riciclo, da incentivare e promuovere. In questo modo – continua – i cittadini possono vedere concretamente gli oggetti prodotti dai loro rifiuti e i frutti del loro impegno nel differenziare, al tempo stesso valorizziamo le buone pratiche delle famiglie, spingiamo le pubbliche amministrazioni a fare più ‘acquisti verdi’ e incentiviamo le aziende regionali che già operano nella green economy”.

GORI. “I comuni toscani – aggiunge Sabrina Sergio Gori, sindaco di Quarrata e responsabile Politiche ambientali di Anci Toscana – proseguono il loro sforzo per contribuire ad un miglioramento ambientale attraverso la raccolta differenziata. Occorre continuare a investire sulla riduzione dei rifiuti, incentivando raccolta differenziata e riciclo. A fianco dell’impegno da parte delle istituzioni, è necessario attivare anche una campagna di sensibilizzazione su questi temi, che possa rendere i cittadini partecipi in prima persona dell’impegno ambientale, accrescendo la consapevolezza che ogni nostra scelta o gesto quotidiano contribuisce a raggiungere certi risultati e quindi una maggiore sostenibilità ambientale”.

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I NUMERI. In Toscana, nel 2009, si sono raccolte in forma differenziata e avviate a riciclaggio 299.062 tonnellate di carta e cartone (33,8% del totale RD), 191.173 tonnellate di rifiuti organici (21,6%), 104.459 tonnellate di sfalci e potature (11,8%), 68.500 tonnellate di legno (7,7%), 91.040 tonnellate di vetro (10,3%), 28.463 tonnellate di metallo (3,2%), 42.488 tonnellate di plastica (4,8%), 30.598 tonnellate di altri rifiuti ingombranti (3,5%), 6.170 tonnellate di stracci (0,7%), 5.270 tonnellate di lattine (0,6%), 2.508 tonnellate di rifiuti urbani pericolosi (ad es. pile esaurite) che rappresentano lo 0,3%, ed infine 15.861 tonnellate di altri rifiuti da RD (1,8%). Ogni cittadino toscano, in media, in un anno ha raccolto 237 chili di rifiuti differenziati. Un dato che cambia da provincia a provincia. Ad Arezzo, per esempio, i chili pro capite sono stati 182, a Firenze 245, a Grosseto 195, a Livorno 245, a Lucca 302, a Massa-Carrara 186, a Pisa 213, a Pistoia 196, a Prato 317, a Siena 261.

COMUNI VIRTUOSI. Ecco l’elenco dei 55 comuni che hanno superato l’obiettivo del 45% di raccolta differenziata: Asciano 47,1%, Aulla 47,59%, Bagno a Ripoli 46,06%, Barberino Val d’Elsa 45,91%, Buonconvento 58,08%, Calenzano 51,13%, Capannori 81,14%, Capolona 46,65%, Capraia e Limite 50,00%, Castagneto Carducci 53,85%, Castelfiorentino 45,00%, Castelnuovo di Val di Cecina 50,41%, Chianciano Terme 50,1%, Colle di Val d’Elsa 51,81%, Figline Val d’Arno 51,39%, Fosdinovo 47,48%, Incisa Val d’Arno 47,63%, Londa 51,39%, LUCCA 49,89%, Massarosa 46,64%, Montecarlo 80,58%, Montelupo Fiorentino 46,82%, Montemurlo 52,7%, Monteriggioni 49,35%, Monteroni d’Arbia 50,83%, Montespertoli 91,65%, Monteverdi Marittimo 47,52%, Ortignano-Raggiolo 45,21%, Pelago 45,87%, Pergine Valdagno 53,91%, Piancastagnaio 45,39%, Pietrasanta 49,4%, Poggibonsi 53,29%, Poggio a Caiano 48,14%, Pontassieve 51,9%, Pontedera 45,15%, Porcari 77,28%, PRATO 45,69%, Reggello 48,92%, Rufina 61,01%, San Gimignano 46,55%, San Miniato 46,4%, San Quirico d’Orcia 48,45%, San Vincenzo 48,66%, Santa Croce sull’Arno 46,61%, Santa Maria a Monte 45,17%, Seravezza 68,43%, Sesto Fiorentino 51,84%, Tavarnelle Val di Pesa 53,66%, Terranuova Bracciolini 46,02%, Vaiano 81,26%, Vecchiano 47,4%, Villa Basilica 72,79%, Villafranca in Lunigiana 45,15%, Volterra 47,28%.

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