Si indaga per rogo doloso per l’incendio scoppiato in un campo rom abusivo alle porte di Firenze la notte dell’ultimo dell’anno. Alcuni abitanti del capannone, dove alloggiavano in un centinaio, hanno dichiarato di aver visto alcune persone lanciare delle molotov.
FIAMME. Le fiamme sono divampate la notte del 31 dicembre e hanno distrutto un capannone dove abitavano alcune famiglie rom, nel comune di Sesto Fiorentino. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma il pm ipotizza che il rogo sia doloso. Il reato per cui si indaga è “danneggiamento seguito da incendio”. Al vaglio della magistratura le testimonianze di alcuni abitanti del campo che hanno dichiarato di aver visto lanciare delle molotov.
ONG. Al fianco dei rom si sono schierate nei giorni scorsi due Ong, Opera Nomadi e Gruppo Everyone. “Questa mattina la natura dolosa del rogo è stata ipotizzata con forte probabilità – dichiarano in un comunicato – anche grazie alla testimonianza di una donna, che avrebbe notato alcuni malintenzionati appiccare fuoco al capannone. Lo scorso anno la stessa comunità subì l’aggressione da parte di un piromane che diede fuoco a una baracca, ma la famiglia vittima dell’episodio non fu creduta, nonostante le contro-indagini del Gruppo EveryOne rivelassero la buona fede e l’attendibilità dei testimoni”.