Verdini si è presentato spontaneamente in Procura alle 18.30 di ieri accompagnato dal proprio legale e chiedendo di poter parlare. Dopo il colloquio con i magistrati, intorno alle 20.10, è uscito a bordo di un’auto.
Decine di telefonate fra il coordinatore Pdl e l’imprenditore edile Riccardo Fusi, presidente dell’impresa di costruzioni Baldassini-Tognozzi-Pontello ed anche lui indagato per corruzione e associazione per delinquere aggravata dalla finalità mafiosa, sono state intercettate dai carabinieri del Ros di Firenze. Al centro delle indagini ci sono proprio i rapporti tra i due e in particolare l’appoggio che il parlamentare toscano avrebbe fornito a Fusi per rientrare nell’affare dell’appalto per la realizzazione della scuola Marescialli e carabinieri a Firenze. L’appalto era stato vinto dalla Baldassini-Tognozzi-Pontello nel 2001, ma nel 2005 venne affidato all’Astaldi. La Baldassini-Tognozzi-Pontello ha però vinto nel maggio scorso un lodo ed ora l’erario dovrà versarle 34 milioni di euro.