martedì, 10 Dicembre 2024
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Bonus Natale 2024: nuovo modulo di autocertificazione aggiornato

Il decreto legge Concordato bis ha eliminato una delle "vecchie" condizioni per chiedere i 100 euro in più nella tredicesima. Si amplia la platea dei beneficiari: tutte le novità

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Saltano i requisiti legati al coniuge a carico per i lavoratori dipendenti che fanno domanda del Bonus Natale 2024 da 100 euro e di conseguenza cambia anche il fac simile del modulo di autocertificazione per farne richiesta: il nuovo modello, aggiornato, è leggermente diverso da quello precedente. Il decreto legge “Concordato bis”, approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 novembre, ha introdotto novità su questo fronte, stanziando maggiori fondi per la misura. Le modifiche decise “in corsa” per l’una tantum che spetta alle famiglie con figli a carico, impatterà (in meglio) sulla busta paga di circa 4,6 milioni di italiani. Sempre che ne facciano richiesta al proprio datore di lavoro. Vediamo allora cosa cambia e a chi spetta ora il Bonus Natale da 100 euro (netti), pagato nella tredicesima.

I nuovi requisiti sul coniuge per richiedere il Bonus Natale 2024: a chi spetta ora

La platea dei potenziali beneficiari si amplia. Dai requisiti per richiedere il Bonus Natale 2024 viene eliminato quello che prevedeva di avere a carico il coniuge, ecco quindi a chi spetta oggi il sostegno da 100 euro euro:

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  • Bisogna essere lavoratori dipendenti
    Il bonus non viene riconosciuto a chi ha redditi assimilati a quello di lavoro dipendente (anche a tempo determinato o part time), come i collaboratori coordinati e continuativi; anche i pensionati sono esclusi dal Bonus Natale. La somma è commisurata ai giorni di lavoro.
  • Avere un reddito 2024 complessivo fino a 28.000 euro
    Rispetto alla norma originaria si prende in considerazione solo il reddito del singolo lavoratore, escludendo quello del coniuge o convivente a carico. Il reddito complessivo si calcola al netto dell’abitazione principale.
  • Avere almeno un figlio a carico
    Anche nato fuori dal matrimonio, adottato o affidato. Il figlio per essere considerato a carico deve avere un reddito  fino a 2.840,51 euro elevati a 4.000 euro se il figlio è under 24.
  • Non bisogna essere per forza sposati, ma il partner non deve aver richiesto il Bonus Natale
    Questa novità è stata introdotta per evitare che in una stessa famiglia il sostegno sia richiesto più volte.

Il bonus spetta anche nel caso in cui l’altro coniuge manchi o non abbia riconosciuto i figli naturali. L’Agenzia delle Entrate ha specificato anche alcuni casi particolari di applicazione del Bonus Natale nella circolare n°22 del 19 novembre 2024 (qui il pdf).

Il nuovo modulo di autocertificazione per fare richiesta del Bonus Natale

Con la modifica dei requisiti, cambia di conseguenza anche il modulo di autocertificazione che il lavoratore dipendente deve compilare per richiedere il Bonus Natale 2024 al datore di lavoro. Il pagamento dei 100 euro, riconosciuti insieme alla tredicesima, non è infatti automatico, ma bisogna fare domanda dichiarando di rispettare tutte le condizioni fissate dalla normativa. Per quanto riguarda i dipendenti pubblici è stata attivata una procedura online su NoiPA per presentare domanda entro il 22 novembre (a eccezione dei dipendenti di ospedali e delle aziende sanitarie).

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Nel nuovo modulo di autocertificazione per richiedere il Bonus Natale il lavoratore deve dichiarare quanto segue:

  • Il rispetto dei requisiti (reddito nel periodo di imposta 2024 fino a 28mila euro e almeno un figlio a carico);
  • Che l’altro coniuge o convivente non ha richiesto il Bonus Natale;
  • Specificare il codice fiscale dell’eventuale coniuge (o del convivente) e quello dei figli.

Chi in un secondo momento risultasse inidoneo, dovrà restituire i soldi in più percepiti. Per il settore privato non esiste una modulistica univoca per richiedere il Bonus Natale: molte aziende hanno predisposto un fac simile dell’autocertificazione da far compilare ai dipendenti. Prima di crearne una da zero è quindi consigliabile rivolgersi prima al proprio datore di lavoro.

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