mercoledì, 14 Maggio 2025
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Intervista shock di Schettino ad Oggi. Il comandante smentisce: mai rilasciata

Convocate oltre 4mila parti offese, ovvero tutti i passeggeri coinvolti nell'incidente della nave da crociera o i loro familiari. Probabilmente la nuova udienza sarà fissata nel mese di settembre.

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“Il primo ufficiale Ciro Ambrosio mi ha ceduto il comando senza informarmi che avevamo oltrepassato la distanza dalla costa, che avevo ordinato per una manovra in sicurezza”. Questa è l’accusa mossa dall’ex comandante della Concordia, Francesco Schettino, pubblicata dal settimanale Oggi con la trascrizione dell’audio della scatola nera. Nel documento esclusivo – fanno sapere dal settimanale – Schettino sostiene che, al momento di cedergli il comando per compiere l’accostata al Giglio, il primo ufficiale Ciro Ambrosio non lo abbia avvertito di aver oltrepassato la distanza di mezzo miglio dalla costa ordinata da Schettino medesimo”.

SCHETTINO SMENTISCE. Nel frattempo l’ex comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino si affretta a smentire la notizia di una presunta intervista rilasciata al settimanale Oggi in merito al naufragio. “Il Comandante Schettino – si legge in una nota dello studio legale Antichi-Bastianini-Leporatti & associati che rappresentano l’ex comandante – non ha rilasciata al suddetto settimanale (ne’ ad altri) alcuna intervista nè per lo stesso ha mai commentato le registrazioni della scatola nera”.

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L’UDIENZA. Nel frattempo Grosseto è già pronta per la seconda udienza dell’incidente probatorio (la prima fu fatta il 3 marzo) per l’inchiesta sul naufragio della Costa Concordia che si svolgerà sabato 21 luglio, ma le risposte ai quesiti del gip non sono ancora pronte cosi’ l’udienza sarà aperta e rinviata.

 

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APERTA E RINVIATA. Convocate oltre 4mila parti offese, ovvero tutti i passeggeri coinvolti nell’incidente della nave da crociera o i loro familiari. Probabilmente la nuova udienza sarà fissata nel mese di settembre. E Come il 3 marzo la città si prepara a chiudere una zona intorno al Teatro Moderno, dove si svolgerà l’udienza, per non incorrere in problemi di ordine pubblico.


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