Il nuovo anno porterà con sè una novità in Toscana: arriva il redditometro, che prenderà il posto dell’Isee.
ISEE ADDIO. Lo prevede la bozza di finanziaria licenziata dalla giunta regionale, che ora dovrà essere discussa e approvata dal Consiglio entro la fine dell’anno, dove c’è appunto una prima riforma dell’indicatore della situazione economica equivalente: l’Isee, lo strumento “principe” per misurare i mezzi economici di una famiglia e determinare di conseguenza tariffe di accesso a numerose prestazioni.
ROSSI. “Non aumento le tasse – aveva detto a settembre il governatore Enrico Rossi – ma i tagli del governo sono pesanti e prima di tagliare servizi importanti potremo chiedere un contributo maggiore a chi guadagna di più, in modo da concentrare le risorse a disposizione sulle famiglie e i soggetti più deboli. Per questo serve un nuovo redditometro per il welfare”.
IL NUOVO STRUMENTO. Uno strumento – spiega la Regione – che meglio dell’Isee possa misurare la ricchezza familiare e consentire quindi una maggiore equità. Uno strumento che tenga conto, per esempio, delle spese sostenute per i figli piccoli o per gli anziani che non sono autosufficienti. Un indice che consideri alcuni redditi non tassabili, che oggi non rientrano nel calcolo dell’indicatore, ma che possono fare la differenza.
NOVITA’. Ma cosa cambierà rispetto al “vecchio” Isee? E’ presto detto. Peserà di più la presenza di minori, anziani e disabili. Per ogni figlio, fino a una certa età, potrebbe essere considerata una franchigia sui redditi dichiarati. Ma saranno soprattutto considerati tra i redditi disponibili gli assegni di accompagnamento ed altre indennità assistenziali e somme esenti su cui oggi non si pagano le tasse e che non rientrano nell’Isee. Nella finanziaria vengono definiti questi due nuovi criteri. Alla legge seguirà un atto di indirizzo della giunta ed un regolamento.
MODIFICHE E CONTROLLI. Ma altre modifiche – prosegue la Regione – potrebbero aggiungersi nel corso del 2011. Così come l’Isee diminuirà in presenza di più figli minori e persone non autosufficienti, potrebbe crescere (a parità di reddito) in presenza di beni di lusso o spese particolari: se qualcuno in famiglia – ad esempio – frequenta una scuola privata, se sono state stipulate assicurazioni sulla vita, se ci sono più autovetture di proprietà, magari di grossa cilindrata, oppure una barca o altri generi di lusso. A dichiarare redditi, patrimonio e spese saranno sempre le famiglie, con un’autocertificazione. Ma cresceranno anche i controlli.