sabato, 27 Luglio 2024
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La città e i cani, in salsa fiorentina

Quali aggettivi userebbero gli animali per descrivere Firenze? Dato che a loro non possiamo chiederlo, a dirci cosa ne pensano sono i loro padroni.

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Tranquilla, vivibile, verde. Chissà se i nostri amici cani userebbero questi aggettivi per descrivere Firenze. Dato che a loro non possiamo chiederlo, a dirci cosa ne pensano sono i loro padroni.

LE AREE. In molti si dichiarano tutto sommato soddisfatti della situazione, anche se i problemi in città non mancano. In primo luogo sta a cuore a tutti l’avere aree verdi vicine e a disposizione, in particolare le aree apposite per i quattrozampe, dove poterli lasciare liberi senza guinzaglio. Le aree cani in città sono tredici e, stando a quanto sostengono i padroni, ci sono zone più penalizzate di altre, come il centro storico e alcune aree più periferiche. “I giardini ci sono ma non possiamo lasciarli liberi, c’è stato un boom di multe proprio per questo, ci sono tanti agenti in borghese che girano: è giusto, ma anche noi siamo in difficoltà”, fa presente Simona. “Dal centro e da Novoli tanti vengono all’Orticoltura, è un po’ lontano”, precisa la signora Anna.

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I PADRONI. C’è anche chi però punta il dito contro la stessa “categoria” dei padroni. “A volte sono proprio i proprietari a essere maleducati, lasciando a terra deiezioni e sciogliendo gli animali in punti dove non potrebbero, mettendo così in difficoltà tante persone: noi li conosciamo, sappiamo se sono tranquilli, ma altri no – spiega Alessandro – le aree cani non sono tante ma non ci può neanche lamentare troppo: io sto in zona Porta Romana e vado in via dell’Erta Canina”. Queste aree, però, a volte sono “monopolizzate da alcuni cani con cui risulta difficile socializzare”, si lamenta Anna, oppure hanno dimensioni ridotte e non sono ben tenute, come denunciano alcuni cittadini del quartiere 2.

ADDETTI AI LAVORI. Problematiche ben presenti anche agli addetti ai lavori, come Scila Orlandi, educatrice cinofila e titolare di un centro di educazione cinofila a Bagno a Ripoli. “Le aree cani sono molto utili, ma spesso diventa difficile far coesistere tanti animali in territori ristretti – spiega – sono frequenti le zuffe fra di loro, anche se spesso la colpa è di alcuni proprietari che si ostinano a portare i loro cani anche se sono aggressivi. Diciamo che un consiglio utile è quello di far attenzione alla tipologia dei quattrozampe presenti prima di accedere a queste aree”. Scila sottolinea poi l’importanza del tempo da trascorrere all’aperto con il proprio animale e, soprattutto, la necessità di non lasciarlo solo. “Uno degli aspetti fondamentali da considerare nella decisione se prendere o meno un cane è la quantità di tempo che avremo da potergli dedicare: sulla base di questo è utile che gli interessati consultino gli educatori anche prima di fare la loro scelta, per individuare la miglior tipologia di animale – aggiunge – se preso da cucciolo, un cane deve poter uscire molte volte al giorno per imparare il prima possibile che i suoi bisogni deve farli fuori da casa: è buona cosa rivolgersi ai centri cinofili per corsi di ‘puppy-class’, per la socializzazione guidata con altri cani”.

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