La “crisi” dell’uovo di Pasqua.
CONSUMI A PICCO. A lanciare l’allarme è Confartigianato: i consumi di colombe pasquali ed uova di cioccolato artigianale – viene spiegato – sono a picco nelle 549 pasticcerie, panetterie e cioccolaterie artigianali di Firenze e provincia. E’ di – 16% l’indice negativo registrato finora dalle vendite rispetto al 2012, nonostante – spiega ancora Confartigianato – la stabilità dei prezzi (tra i 24 e i 30 euro/kg per le colombe e tra i 42 e i 77 per le uova di cioccolato) fortemente voluta dal comparto artigiano a fronte dell’aumento dei costi di produzione (+1,3% del costo dei trasporti e +4,2% di quello dell’energia). E – continua la nota – la situazione si conferma a tinte fosche per l’intero comparto (produzione enogastronomica artigianale e industriale) anche a livello regionale.
A TAVOLA. I toscani spenderanno per l’intera ”tavola pasquale” (dall’antipasto al digestivo) 211 milioni di euro (163 euro/famiglia), con una diminuzione del 10% rispetto al 2012. Le spese per i dolci (colombe, uova e similari) si contrarranno invece del 14% attestandosi sui 67 milioni di euro (52 euro/famiglia).
L’APPELLO. Confartigianato – viene spiegato – “ritiene che, in questo momento di crisi, sia importante sostenere ed incentivare la piccola e media imprenditoria: aziende artigianali e commerciali che costituiscono la spina dorsale dell’economia locale. Una scelta, inoltre, a tutto vantaggio dei consumatori cui la produzione dolciaria artigianale è in grado di offrire una qualità impensabile per la grande distribuzione”.“Una scelta di qualità e un modo per sostenere la piccola imprenditoria locale”, sintetizza Giovanni Guidarelli, responsabile alimentazione per Confartigianato Firenze.
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