Tra le novità della nuova pista dell’aeroporto di Firenze anche il cosiddetto ‘vertiporto’, ovvero l’aeroporto per droni civili per il trasporto di persone. Un vero e proprio taxi-drone. È questo uno degli annunci fatti in occasioni della conferenza stampa di chiusura del percorso di partecipazione del dibattito pubblico alle cui conclusioni Toscana Aeroporti dovrà rispondere entro un mese. In Italia su questo fronte si sta attrezzando Fiumicino e ci sta pensando anche Firenze.
La nuova pista dell’aeroporto di Firenze e i lavori
Secondo il presidente della Regione Eugenio Giani la nuova pista “obliqua” dell’aeroporto di Firenze è uno dei tasselli di un progetto ben più ampio, quell’area integrata urbana di Firenze, Prato e della Piana che sarà inserita nel piano regionale di sviluppo. In totale nel documento finale sono contenute 38 domande sul progetto dello scalo fiorentino e appunto Toscana aeroporti dovrà rispondere.
Dal punto di vista delle tempistiche l’amministratore delegato di Toscana Aeroporti Roberto Naldi è ottimista e ha fatto sapere che i lavori dovrebbero partire già a gennaio 2024. C’è anche fiducia, sempre parole di Naldi, “sui 150 milioni di soldi pubblici, confermati dal Governo ed Enac pochi mesi fa”. Da parte di Enac c’è l’indicazione di iniziare i lavori a gennaio 2024 ma poi sono tante le variabili che potrebbero anche far slittare i tempi.
I contrari alla nuova pista dell’aeroporto di Firenze
Se naturalmente Firenze è favorevole alla nuova pista (e nel frattempo stanno arrivando nuove aziende nello scalo), i Comuni di Sesto, Campi, Calenzano e Poggio a Caiano hanno confermato la loro contrarietà. In generale il rischio ricorsi c’è e anche questa variabile potrebbe portare problemi. “Il metodo seguito è il più corretto – ha dichiarato Naldi -. Io presenterò ai primi di febbraio un pacchetto di interventi sulla Piana, dalle scuole alle tramvie, dal parco alle strade. Poi i ricorsi stanno nelle cose ma quando le cose sono fatte per bene il Tar non le blocca, basta vedere Piombino”.