giovedì, 18 Aprile 2024
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”La politica è alla frutta”, folla per Renzi-scrittore

In più di mille persone ieri sera al Palacongressi per la presentazione del libro di Matteo Renzi, "Fuori!". Atmosfera a metà strada tra la serata in cui si candidò a sindaco, ormai due anni fa, e la convention dei rottamatori. Cassette di legno sul palco, "perché la politica è alla frutta" e spezzoni video a prendere in giro la politica. Quella vecchia, da cui Renzi si vuole tirare "Fuori".

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In più di mille persone ieri sera al Palacongressi per la presentazione del libro di Matteo Renzi, “Fuori!”. Atmosfera a metà strada tra la serata in cui si candidò a sindaco, ormai due anni fa, e la convention dei rottamatori. Cassette di legno sul palco, “perché la politica è alla frutta” e spezzoni video a prendere in giro la politica. Quella vecchia, da cui Renzi si vuole tirare “Fuori”.

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ROCKSTAR. La location della presentazione ufficiale del libro (la prima di un tour in tutta Italia) non è stata scelta a caso: è il luogo da cui è partita la corsa alla poltrona di primo cittadino. Stavolta però niente comizi, niente podio, ma un microfono ad archetto da rockstar e una panchina in stile rottamatori, quella dove si siede “la generazione che aspetta”. Sparsi in mezzo al pubblico tutti gli assessori e molti consiglieri di diversi ordini, il vicesindaco Dario Nardella è in prima fila, assieme alla moglie del sindaco Agnese ed Eugenio Giani. Nelle prime file molte facce note, tra cui quelle della lista Facce Nuove a Palazzo Vecchio, ma anche conti e nobili fiorentini.

renzi_libroARCORE’S NIGHT. Lo stile ormai è rodato, alle parole del sindaco, che torna ancora una volta a parlare di rottamazione (“non vogliamo demolire la nostra storia, vogliamo proteggere il nostro futuro”), si alternano brevi video. Da ridere e far riflettere. E se l’unico commento all’incursione ad Arcore è un musical intitolato “Arcore’s night”, sui commenti che ne sono venuti dopo dal proprio partito Renzi usa la stessa misura: e sbugiarda il segretario Pd Pierluigi Bersani mostrando il video in cui dichiarava che per trovare una soluzione ai problemi del paese sarebbe andato anche a casa del Cavaliere. “C’è bisogno di idee forti, non di apparati forti”, ribadisce il sindaco. E all’uscita si ferma ad autografare libri, venduti solo a sipario calato, per mantenere la suspence sui contenuti più a lungo.

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