venerdì, 4 Luglio 2025
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La protesta della rificolona: Renzi fischiato davanti al Verdi / FOTO

Fischi, cori e striscioni di protesta. Serata di ''movimentata'' per il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che ieri è stato accolto davanti al Teatro Verdi da oltre duecento contestatori con tanto di rificolone in mano. GUARDA LE IMMAGINI

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Fischi, cori e striscioni di protesta. Serata di contestazioni per il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che ieri è stato accolto davanti al Teatro Verdi, dove era atteso per un incontro in occasione del raduno nazionale di Emergency, da oltre duecento persone con tanto di rificolone in mano, le lanterne di carta tipiche della tradizione fiorentina.

I MOTIVI. Al centro della protesta la privatizzazione dell’azienda di trasporto pubblico Ataf e degli asili nido, i recenti sfratti avvenuti in città e il sottoattraversamento della Tav. Il primo cittadino è stato “salutato” al suo arrivo da fischi e da urla ritmate “Vergogna, Vergogna” e “Buffone buffone”. Poi alcuni dei manifestanti sono entrati all’interno del teatro, dove era in corso un incontro a cui partecipava anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Quando Renzi ha preso la parola è stato interrotto più volte da fischi e slogan. “Io non scappo e non ho paura di parlare con voi – ha detto il primo cittadino – se volete mi fermo all’uscita, ma siamo qui stasera per Emergency. Siate cortesemente più rispettosi”.

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GLI ORGANIZZATORI. Alla protesta hanno preso parte esponenti del Movimento lotta per la casa, Cobas e Rsu di Ataf, il comitato contro la privatizzazione di Ataf e il comitato “No tunnel tav” oltre una rappresentanza delle maestre degli asili nido comunali. La manifestazione era stata annunciata e ieri mattina Renzi aveva detto di essere a conoscenza dell’iniziativa ma che sarebbe comunque andato all’incontro di Emergency.

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  Foto di Francesca Puliti

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IL “CASO RENZI”. Il “rottamatore” da alcuni giorni è al centro delle polemiche, anche per la sua mancata partecipazione al corteo fiorentino della Cgil in occasione dello sciopero generale (leggi l’articolo). Sul “caso Renzi” è intervenuto ieri sera Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica. “Chi vuole rottamare deve anche aggiungere per fare che cosa dopo – ha affermato il celebre giornalista, ospite della Festa Democratica, in corso nel parco delle Cascine – se poi chiude pure le finestre quando sotto passa un corteo…”. Poi ha concluso, con ironia: “Ho molta stima e affetto per lui, specie da quando imita Crozza”.

MALUMORI. Intanto a tenere banco in casa Pd sono le dichiarazioni del sindaco riguardo a una sua eventuale corsa alle primarie nazionali. Per fare il punto sulla situazione e cercare di far fronte alle divisioni all’interno del partito, lunedì prossimo si svolgerà la riunione del gruppo del Pd in Palazzo Vecchio.

 Mecacci in difesa del sindaco: ”Inaccettabile non farlo parlare”

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