“Quando si parla di trasporto pubblico locale gli amministratori stanno troppo nei Palazzi e poco alle fermate dei bus, fra la gente”. Così si è espresso il presidente della provincia di Firenze, Matteo Renzi, incontrando questa mattina 500 cittadini “over 65” che hanno aderito all’iniziativa Carta Mago.
L’iniziativa voluta dalla Provincia prevede uno sconto di 140 euro sul costo dell’abbonamento annuale ordinario della Scarl Ataf&Linea (170 euro invece di 310 euro). I 500 titolari dell’agevolazione sono stati accolti nel cortile di Michelozzo dal presidente Renzi e dall’assessore provinciale ai trasporti, Maria Cristina Giglioli.
“Tra un anno bisogna rifare per legge la gara del Tpl – ha ricordato Matteo Renzi – e questa gara andrà studiata bene soprattutto in merito alle linee. Noi abbiamo deciso di aprire una campagna d’ascolto, che si protrarrà per tre mesi, al fine di trovare le soluzioni più vicine alle esigenze dei cittadini utenti. Le nuove linee – ha continuato Renzi – dovranno nascere agli incroci delle strade, dove c’è la gente. Anche i titolari di Carta Mago potranno fare le loro proposte”. A questo proposito il presidente della provincia ha a lungo ascoltato le indicazioni degli “over 65” che si sono trattenuti a Palazzo Medici per esporre le proprie richieste. Tra loro anche un’anziana signora che ha raccontato di possedere un abbonamento Ataf dal 1920.
Durante il suo intervento, il presidente Renzi, ha spiegato che gran parte dei fondi che sono serviti per finanziare Carta Mago sono arrivati dai soldi delle penali pagate dall’Ataf nel 2007 per i ritardi fatti registrare dai bus sugli orari e per le indicazioni non conformi affisse alle fermate.“Da alcuni anni – ha spiegato Renzi – il trasporto pubblico non è più gestito dai consorzi nominati dai comuni, ma è assegnato con un contratto di servizio alle società per azioni. Quindi oggi ci sono le S.p.a. ed è bene che queste si comportino come tali”. “Non è mia intenzione entrare nelle polemiche sollevate in questi giorni né esprimere giudizi su questioni che non sono di mia competenza. Però, io credo – ha aggiunto per inciso il presidente – che sarà un gran giorno quando le aziende che non hanno buoni risultati di bilancio smetteranno di dare i premi di produzione ai dirigenti”