Una qualsiasi mattina d’inverno pre-natalizia, gli addobbi lungo le strade e nei negozi, Firenze che si prepara alle vicine festività. Poi d’improvviso quella mattina, quel martedì mattina, viene sconvolto a una notizia: un agguato in piazza Dalmazia. Ci sono delle vittime. La città è sconvolta, ma purtroppo non è ancora finita. La follia di piazza Dalmazia si sposta poi in centro, al mercato di San Lorenzo. Qui non ci sono vittime, ma tanta paura sì. E tensione. Molta. Finché tutto finisce con la notizia della morte dell’autore della strage, l’estremista di destra Gianluca Casseri. Resta una città allibita, distrutta, in lacrime. Tutto questo succedeva esattamente un anno fa, il 13 dicembre 2011.
LE INIZIATIVE. Oggi, trascorsi dodici mesi, Firenze ricorda quella traica giornata. Lo farà per tutta la giornata, ma non solo. La giornata – che non può essere una giornata come le altre – si è aperta con un momento di preghiera (ore 8) al Centro Culturale Islamico in piazza dei Ciompi. A seguire, dalle 9 alle 13, la Sala Luca Giordano a Palazzo Medici Riccardi ospiterà il convegno “Rispetto e dignità”. Tra gli interventi previsti Youssou Ndour (Ministro del Turismo e Spettacoli della Repubblica del Senegal), Beniamino Deidda (ex Procuratore generale presso la Corte d’appello di Firenze), Doudou Diene (Rapporteur Special dell’Onu contro il razzismo e la xenofobia), Marco Revelli (Sociologo dell’Università di Torino). Nel pomeriggio, dalle 17 alle 19.30, è in programma un presidio in piazza Dalmazia, nel luogo dove sono stati uccisi Mor Diop e Samb Modou. Alle 20.30 sarà la volta del concerto Jokko! al Mandela Forum. Il programma degli eventi terminerà la sera successiva, venerdì 14 dicembre, con un doppio appuntamento: al Teatro Puccini andrà in scena la Compagnia Catalyst con lo spettacolo “Clandestino”. Parte degli incassi alle famiglie delle vittime. Mentre il Teatro Lippi dalle 21 ospiterà invece una serata di spettacolo e di riflessione con il patrocinio del Quartiere 5 e del Comune.
LA STRAGE DI PIAZZA DALMAZIA:
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IL CONCERTO. L’evento più atteso è il concerto di questa sera (di cui anche Il Reporter è media partner) al Mandela Forum. Un grande evento di musica per ricordare Mor Diop e Samb Modou, dal titolo “Jokko! Firenze-Senegal per non dimenticare”, musica e parole per ribadire concetti universali come fratellanza, integrazione e rispetto. Grandi nomi della musica italiana e senegalese si esibiranno insieme in un concerto che vuole essere un’occasione di solidarietà, un momento di incontro tra artisti senegalesi e italiani e al tempo stesso un modo per ribadire, in modo collettivo, che la città non dimentica. In lingua wolof Jokko infatti vuol dire “dialogo, comunicazione”. Non si tratta solo di una iniziativa culturale, ma di un evento ricco di significato: un modo per ricordare l’atto grave e atroce di follia razzista che ha spezzato le vite di Mor Diop e Samb Modou e ferito gravemente Cheikh Mbengue, Mor Sougou e Moustapha Dieng (ancora ricoverato a Careggi) e per lanciare un grande messaggio di condivisione e di speranza. Il concerto nasce infatti dall’esigenza, sentita e condivisa sia a Firenze che in Senegal, di esprimere la solidarietà e la vicinanza nei confronti delle famiglie direttamente colpite e più in generale della comunità senegalese e della città tutta. Una volontà che si è concretizzata in questo evento benefico organizzato dal Comune di Firenze su sollecitazione e in stretta collaborazione con l’Ambasciata italiana a Dakar, l’associazione dei senegalesi di Firenze, il Coordinamento delle associazioni dei senegalesi in Toscana (Casto), l’associazione Mandela Forum, l’associazione Eventi Music Pool e l’Arci. I proventi della serata saranno interamente devoluti al ragazzo senegalese ancora ricoverato a Careggi e ai familiari delle due vittime.
A SAN LORENZO:
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SUL PALCO. Per quanto riguarda i protagonisti della serata all’insegna della musica quale elemento di unione e che porta sul palcoscenico i grandi temi sociali, ha confermato la partecipazione all’evento il ministro del turismo della Repubblica del Senegal Youssou Ndour che insieme a tanti altri darà vita a una serata di grandi emozioni: Omar Pene, il gruppo dei Super Diamono, Yoro Ndiaye, Souleymane Faye, Bandabardò, Elio, Ginevra Di Marco, Paolo Hendel, Giobbe Covatta e Scena Muta. Sarà presente anche il ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi. Il concerto inizierà alle 20.30. Il costo del biglietto è stato fissato in 10 euro (prezzo speciale di 5 euro per gli under 18 e gratis per i bambini con meno di 10 anni).
FIORI E MESSAGGI SUL LUOGO DELL’ATTENTATO:
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DI GIORGI. E ieri a Palazzo Vecchio si è tenuta l’iniziativa “Chi ha paura dell’uomo nero ? La vita a colori” promossa da Cisl Firenze, Anolf Firenze e Toscana, in collaborazione con il Comune di Firenze e Arte per le Marche. “Valorizzare la propria identità attraverso il confronto e il rapporto con le altre culture. Questa è la sfida che ci attende e la scuola è il luogo privilegiato dove vincerla”: sono state queste le parole dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi. “A un anno dalla strage dei senegalesi in piazza Dalmazia – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – questo incontro si colloca all’interno della formazione civile della città, per parlare di immigrazione e di accoglienza. Non vogliamo limitarci a stigmatizzare il razzismo e la xenofobia, ma puntare piuttosto a valorizzare la ricchezza che nasce dalle diversità, in campo culturale e artistico, come nella società”.
IL CORTEO CONTRO IL RAZZISMO:
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