martedì, 21 Gennaio 2025
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La ”truffa” dell’obitorio e delle pompe funebri, operazione della Finanza

Il blitz delle Fiamme Gialle è scattato questa mattina all'alba: sottoposti a perquisizione quattro imprese e due dipendenti pubblici. Secondo gli inquirenti, gli addetti all’obitorio indirizzavano i congiunti dei defunti verso specifici imprenditori del settore ricevendo in cambio gratificazioni in denaro e regali vari. Ecco dove è successo.

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Una sorta di “mercato” delle onoranze funebri, che in pratica escludeva dal lavoro chi non ne faceva parte. E’ quello scoperto dalla Guardia di Finanza, che ha sottoposto a perquisizione quattro imprese e due dipendenti pubblici.

L’OPERAZIONE. Dall’alba di questa mattina, infatti, sono in corso perquisizioni domiciliari, nei comuni di Empoli, Montelupo Fiorentino, Cerreto Guidi, Fucecchio, San Gimignano, Castelfranco di Sotto, Scandicci, Pontedera, San Miniato, nei confronti di sei soggetti indagati dalla Procura della Repubblica di Firenze, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio e l’abuso d’ufficio. Le indagini, svolte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Empoli, hanno visto il coinvolgimento di persone impiegate presso l’obitorio della Asl 11 empolese ed  imprese di onoranze funebri.

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IL MECCANISMO. Secondo quanto reso noto dalla guardia di finanza, gli addetti all’obitorio indirizzavano i congiunti dei defunti verso specifici imprenditori del settore, ricevendo in cambio gratificazioni in denaro e regali vari. Alle altre società esterne al “cartello” – proseguono le fiamme gialle – era impossibile poter lavorare, poiché i congiunti dei defunti erano scoraggiati ad avvalersi delle prestazioni delle imprese concorrenti al sodalizio, che operavano in una sorta di oligopolio.

DENARO. Inoltre – conclude la Gdf – a uno degli addetti alla camera mortuaria era offerta la possibilità di prendere parte alle operazioni di vestizione e trasporto della salma previo il pagamento di denaro (50 euro a servizio).

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