Il ‘master plan’ messo a punto dalla Regione Toscana rappresenta un esperimento pilota che risponde all’obiettivo del Ministro del Turismo di coniugare l’aspetto storico religioso del percorso con un’adeguata offerta che sappia attrarre su tutto il territorio nazionale turisti, pellegrini ed escursionisti di ogni nazionalità. Ed è proprio dalla Toscana che prende avvio la prima tranche del progetto, che prevede il coinvolgimento di tutte le altre regioni percorse dalla via Francigena italiana.
L’antico sentiero che da Canterbury portava a Roma appartiene alla storia italiana, una via maestra percorsa per ragioni penitenziali e devozionali, soprattutto all’inizio del secondo millennio, da una moltitudine di pellegrini, in occasione del Giubileo. Per il Ministero del Turismo sarà fondamentale creare lungo tutto il tratto italiano della celebre via (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio), un itinerario escursionistico, attrezzato con aree di sosta di sosta, informazione e accoglienza e con strutture ricettive adeguate a pellegrini e a turisti concentrati sull’aspetto paesaggistico, culturale e naturalistico del luogo senza la frenesia del ‘mordi e fuggi’.
Una serie di interventi di che, oltre a dare omogeneità al percorso, restituiranno alla via Francigena visibilità e prestigio.