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L’antidoto alla crisi ha i tacchi a spillo: crescono le aziende al femminile

Nonostante la difficile situazione economica, sono molti positivi i dati regionali sulle imprese rosa. Sono più di centomila infatti le aziende toscane al femminile.

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Imprese al femminile in crescita nel secondo trimestre del 2012. Le imprenditrici toscane hanno aperto seicentoventuno aziende in più rispetto allo scorso anno.

IL RAPPORTO. È stato presentato oggi il rapporto dell’osservatorio sulle imprese femminili, relativo al secondo trimestre 2012, redatto dall’ufficio studi di Unioncamere Toscana.  I settori principali in cui le donne sono impegnate oltre a quello principale dei servizi, del commercio e del turismo, sono risultate le attività d’informazione e comunicazione e quelle d’istruzione, assistenza sociale e intrattenimento.

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DONNE vs UOMINI. Nel secondo trimestre del 2012 le imprese femminili tornano a crescere dopo il calo di inizio anno. A fine giugno 2012 infatti si contano lo 0,6% in più delle aziende gestite da donne. Sono seicentoventuno imprese in più rispetto ai dati del giugno dell’anno precedente ed equivalgono al 24,1% del totale delle aziende italiane. In calo dello 0,4% invece l’imprenditoria maschile. Per le donne sembra essere più facile quindi vivere durante questo periodo di crisi economica e trovare un’alternativa alla disoccupazione mettendosi in proprio e aprendo un’azienda.

IN TOSCANA. La nostra regione è risultata la seconda dopo il Lazio (+1,3%) dove le imprese femminili continuano a crescere ed è proprio il centro Italia a trainare in positivo anche il bilancio nazionale. In Toscana le imprese rosa crescono di più nell’interno (Firenze +1,8%, Arezzo +1,5%, Prato +1,1%, Pistoia +0,9% e Siena +0,7%) che nelle province costiere, ma nel complesso queste non riescono purtroppo a risollevare l’economia toscana, che a metà 2012 si contrae dello 0,2%.

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UNDER 35 E STRANIERE. La donna impresaria tipo è under 35 e straniera. Le imprese femminili sono inoltre mediamente più giovanili di quelle maschili: l’11,1% è under 35, contro il 9,5% dei maschi imprenditori, anche se entrambi i generi vedono diminuire le imprese guidate da giovani (-1,2% per le donne, -4,5% per gli uomini). Una forte spinta alla crescita dell’imprenditoria femminile inoltre è data dalle donne straniere (+7,6%, pari a +820 aziende).

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