sabato, 27 Aprile 2024
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L’artigianato si fa ‘riciclone’: due fiorentini e l’arte del riuso

Parola d'ordine: riciclare. E' lo stile di vita adottato da Mario ed Eni, coppia fiorentina di artigiani del riciclo. Il materiale primo che utilizzano per realizzare i loro lavori è quello che più velocemente viene buttato via nel consumo quotidiano: le etichette degli alimenti.

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Parola d’ordine: riciclare. E’ lo stile di vita adottato da Mario ed Eni (foto), coppia fiorentina di artigiani del riciclo. Il materiale primo che utilizzano per realizzare i loro lavori è quello che più velocemente viene buttato via nel consumo quotidiano: le etichette degli alimenti.

L’ARTIGIANATO E IL RIUSO. Caffè, surgelati, cibi per cani e gatti, biscotti, formaggi, insaccati e chi più ne ha più ne metta, che finiscono su borse, porta-oggetti, tovagliette da tavola in stile americano. Un tentativo di limitare la quantità di materiali buttati via ogni giorno dalla maggior parte delle famiglie. Un mix di colori, immagini pubblicitarie e slogan che possono colorare la tavola, diventare simpatiche buste per la spesa o abbellire la parete di cucina.Un’attività nata in famiglia circa dieci anni fa quella di Mario ed Eni, da un’idea di una parente della coppia che poi è stata sviluppata e fatta conoscere. Dapprima solo dagli amici, ma con il tempo anche alcuni negozianti e ristoratori si sono interessati a queste creazioni, realizzate tramite gli scarti delle confezioni. Come il BioBistrot di via Pacini, che ha scelto le tovagliette di Mario ed Eni per i tavoli del locale.

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NON UN SEMPLICE HOBBY. Questa attività, nata come passatempo, oggi occupa la coppia a tempo pieno. La signora Eni ritaglia le etichette, le suddivide per genere e colore e crea dei collage appuntando le immagini. Il signor Mario si occupa invece della seconda parte dell’attività: cuce il collage di immagini su un fondo che è costituito dalle buste del caffè che i fornitori vendono ai bar. Sono molti i commercianti che, conoscendo l’attività della coppia, mettono da parte gli involucri per Mario ed Eni. La composizione viene poi cucita a macchina su una fodera che va a costituire l’interno della borsa. “È come fare due borse – spiega Mario – una dentro e una fuori. Un lavoro di precisione”.

DOVE. Stesso procedimento pertovagliette e porta-oggetti. Quando ne hanno occasione, Mario ed Eni portano le proprie creazioni al mercato, dove possono farsi conoscere. Nel quartiere 5 è possibile trovarli ai mercati occasionali di via Doni e via di Novoli. Con le loro “opere” si possono fare piccoli regali a prezzi modici: dai 12 ai 15 euro per le borse e 3 euro per le tovagliette. All’attività di Mario ed Eni contribuiscono anche le figlie, che curano la sezione web. Il sito dà la possibilità di conoscere i particolari dell’attività e, soprattutto, di vedere le immagini dei vari tipi di borse e tovagliette riciclate. Info [email protected].

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