giovedì, 25 Aprile 2024
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Le imprese femminili? Reggono meglio alla crisi

Lo dice, proprio nel giorno della festa delle donne, l'Osservatorio sulle Imprese Femminili di Unioncamere Toscana. Nei primi sei mesi del 2010, le imprese in rosa sono infatti aumentate del 2,6%, e hanno retto meglio alla crisi rispetto a quelle maschili, che sono diminuite dello 0,4%.

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Nel giorno della festa della donna, un motivo in più per festeggiare. 

IMPRESE IN ROSA. Il motivo è lo stato di salute delle imprese condotte da donne in Toscana: queste imprese sono aumentate del 2,6% (in assoluto +2.459 unità) e  hanno retto meglio alla crisi rispetto a quelle maschili che sono diminuite dello 0,4%, per una perdita di 1.136 unità. Al 30 giugno 2010, le imprese femminili della Toscana ammontano a 98.660 unità e rappresentano il 23,7% del totale delle imprese, pari a 415.930 unità: nella nostra regione quasi un’impresa su quattro è guidata da donne. Da segnalare che la crescita del complessivo tessuto imprenditoriale toscano (+0,3% in totale), dal 30 giugno 2009 al 30 giugno 2010, è interamente riconducibile all’imprenditoria femminile che è riuscita ad espandersi. Dal confronto con le altre regioni italiane, la Toscana risulta al terzo posto in termini di tasso di crescita dell’imprenditoria femminile, preceduta solo da Lazio (+5,0%) e Lombardia (+2,8%).

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L’OSSERVATORIO. E’ ciò che emerge dai dati elaborati dall’Osservatorio sulle Imprese Femminili di Unioncamere Toscana, in collaborazione con la Regione Toscana relativi al I semestre 2010. La fotografia è stata scattata oggi a Firenze nella giornata dedicata alla Festa della Donna, nell’ambito della tavola rotonda “Creatività, determinazione e cultura d’impresa in case histories femminili di successo” organizzata da Regione Toscana e Unioncamere Toscana. Nella classifica provinciale Prato segna un ottimo +5,5%, seguono le province di Lucca, Massa Carrara, Pisa, Firenze, Arezzo e Siena che, a distanza dalla prima, crescono fra il +2,2% ed il +2,8% ed, infine, le province di Pistoia, Livorno e Grosseto con tassi più contenuti fra il +1,4% ed il +1,6%.

SETTORI. Riguardo ai settori di attività economica, crescono le imprese femminili nel settore delle costruzioni (+7,3%, in termini assoluti +285 unità), molto bene anche il settore delle attività immobiliari (+4,6% pari a 286 unità), il settore turistico (+3,4% pari a 311 unità in più). Positivo, ed in controtendenza rispetto all’imprenditoria non femminile, il commercio che si mantiene ampiamente uno dei settori a maggior concentrazione di imprese femminili (27.700 aziende) con una crescita nell’ultimo anno di +1,9%, pari a +524 unità. Anche le attività manifatturiere segnalano una crescita in ambito femminile (+2,4% pari a 288 unità) che si contrappone al calo delle imprese non femminili (-2,4%).

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EXTRACOMUNITARIE. La crescita maggiore dell’imprenditoria femminile in Toscana vede protagoniste le donne extracomunitarie (+7,7%, in assoluto + 761 unità), in particolare le cinesi (+11,2%, in assoluto + 407 unità), che da sole rappresentano ben il 37,8% delle extracomunitarie ed 25,4% delle straniere con cariche in imprese toscane. Seguono le albanesi (+13,8%, il valore assoluto + 53 unità) e le marocchine (+15%, in assoluto +55 unità). Le imprenditrici comunitarie sono cresciute del +5,4% (+269 unità), soprattutto grazie alle romene (+ 19,2% in assoluto + 222 unità) e alle polacche (+6,3%, in assoluto + 24 unità).

SUPPORTO. In Toscana, l’impegno di Regione e Unioncamere Toscana sta producendo risultati importanti nella crescita dell’imprenditoria rosa soprattutto grazie a interventi di supporto specifici incentrati su metodologie didattiche nuove. L’iniziativa “Busy-Ness Women”, che oggi conclude la sua quarta edizione consecutiva, ne è la conferma: il percorso formativo imprenditoriale, basato sulla metodologia del mentoring, vede infatti lavorare fianco a fianco imprenditrici affermate (mentor) e imprenditrici esordienti (mentee) che desiderano realizzare ex novo la loro idea di impresa. Dal 2007 ad oggi “Busy-Ness Women” ha offerto alle oltre 170 donne partecipanti la possibilità di creare o sviluppare la propria attività attraverso il sostegno e la guida di docenti di alto profilo per dar vita a nuove reti per ampliare i propri orizzonti professionali in favore di due obiettivi fondamentali: costruire le basi per la costituzione di una Rete femminile basata sulla relazione forte fra donne che hanno maturato lunghe e significative esperienze nel campo manageriale ed imprenditoriale ed esordienti nel mondo dell’imprenditoria ed anche  per supportare lo sviluppo della carriera lavorativa e professionale dalla fase di start up alla fase di consolidamento di attività esistenti.

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