venerdì, 29 Marzo 2024
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Le intercettazioni al tempo dei Medici, come il granduca ascoltava di nascosto

Già nel 1600, molto prima che tecnologie sofisticate fossero disponibili, c’era chi si era “attrezzato” per avere delle spifferate sulle persone che più tardi avrebbe ricevuto, era il granduca Ferdinando II.

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Ferdinando II dei Medici, ovvero l’ “inventore” delle intercettazioni.

LE INTERCETTAZIONI. Lo scopo era chiaro: ascoltare di nascosto e preventivamente le richieste di chi voleva essere ricevuto e magari avere notizie sul suo conto. Così – si scopre ora – Ferdinando II aveva fatto “bucare”  il soffitto della sala adibita ad anticamera per tutti coloro che volessero essere ricevuti in udienza dal Granduca.

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IL SOFFITTO. La particolare conformazione del soffitto della sala di Venere a palazzo Pitti ne è una prova. Un osservatore molto attento, entrando nella sala, può infatti notare un foro dal quale veniva convogliato il suono in una piccola saletta di ascolto soprastante l’anticamera, dove sedeva sempre un segretario del granduca che gli riferiva tutte le informazioni utili.

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