venerdì, 26 Aprile 2024
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Licei: nessun ‘numero chiuso’. “Garantita la libertà di scelta di indirizzo”

“Non verrà posto alcun impedimento alla libera scelta dell'indirizzo scolastico superiore da parte degli studenti”: questa la dichiarazione dell'assessore all'istruzione, che ha voluto smentire quanto apparso questa mattina sulle pagine di un quotidiano locale.

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“Nessun ‘numero chiuso’. Nessun allarme. Non verrà assolutamente posto nessun impedimento alla libera scelta dell’indirizzo scolastico superiore da parte di studenti e famiglie”: questa la dichiarazione dell’assessore provinciale all’istruzione Giovanni Di Fede, che ha voluto smentire quanto apparso questa mattina sulle pagine di un quotidiano locale.

NUMERO CHIUSO? Secondo l’articolo di questa mattina il responsabile della direzione edilizia della Provincia di Firenze avrebbe inoltrato ai presidi delle superiori una circolare chiedendo ai dirigenti di cercare di non accogliere più iscritti di quanto la scuola ne possa ‘contenere’ in termini di spazi. E questo, in sostanza, perché mancano i fondi per eventuali interventi volti al recupero di aule. La lettera è stata interpretata da dirigenti e giornalisti come un invito al ‘numero chiuso’.

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“RISOLVEREMO CON INGEGNO E FANTASIA”. “Siamo senza dubbio in una fase di sovraffollamento: negli ultimi dieci anni la popolazione scolastica è cresciuta di circa 8mila ragazzi. In alcuni casi le classi in prima superiore potranno raggiungere e addirittura superare i 30 studenti. E’ naturale che il nostro impegno primario sia di adeguare gli edifici scolastici alle norme di sicurezza nazionali. Purtroppo i soldi diminuiscono e le necessità aumentano: le aule dei vecchi edifici sono spesso inadeguate ad un numero elevato di studenti”. Ma l’assessore Di Fede sottolinea come questo non significhi ricorrere al numero chiuso. “Cercheremo di risolvere i problemi con ingegno e fantasia, come abbiamo sempre fatto”.

A RISCHIO TECNICI E PROFESSIONALI. Le situazioni più a rischio, secondo l’assessore, riguarderanno gli istituti tecnici e professionali, dove il numero degli iscritti è in crescita costante. Preoccupazione anche per i licei scientifici dove il numero di iscritti cresce, parallelamente al decrescere dell’istruzione classica.

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