venerdì, 17 Maggio 2024
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Loggia Isozaki: “Firenze fa una figuraccia internazionale”

Sulla loggia Isozaki il sindaco e il sottosegretario alla Cultura bisticciano. Mentre né Schmidt né Ranaldi prendono posizione

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Sulla loggia Isozaki a Firenze per l’uscita degli Uffizi è nuovo scontro politico. Stavolta tra il sindaco di Firenze Dario Nardella e il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. La scorsa settimana il governo ha dato il suo ‘no’ definitivo al progetto e Sgarbi ha già aperto alla nuova fase, individuando nell’architetto Paolo Genta il ‘consulente’ per la stesura del nuovo Giardino di Flora, il progetto che prevede molto verde e che, nelle intenzioni di Sgarbi, sostituirà la loggia Isozaki.

Loggia Isozaki e le dichiarazioni di Nardella

Sulla loggia Isozaki il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani aveva fatto notare il rammarico per il fatto che è stato fatto un concorso, vinto da Isozaki, e poi alla fine si decide di non prenderne atto. Sulla stessa linea il sindaco Dario Nardella che ha dato ragione a Crociani. “Firenze fa una figuraccia internazionale” azzerando il progetto di Isozaki, commenta il sindaco. “Bisogna capire quanto questa figuraccia c’è costata”, ha incalzato. “Come ha detto l’Ordine degli Architetti di Firenze, con l’annullamento del progetto Isozaki, uno dei più grandi architetti del mondo, Firenze fa una figuraccia internazionale – ha ribadito -. E quindi è sempre peggio dover mettere una toppa a una figuraccia internazionale che portare in fondo progetti”.

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La replica di Sgarbi

Dopo poco, sulla loggia Isozaki, è arrivata la replica di Sgarbi, che tira dritto sul progetto del giardino rinascimentale. “Chi ha consentito questo mostro?”, ha affermato Sgarbi. “Nardella mi ringrazi, si è risparmiato di essere ricordato come il sindaco della pensilina – ha aggiunto -. Quella sì, una vergogna per secoli. Accostare Isozaki a Brunelleschi? Si potrebbe pensare che non stai bene”. In questo quadro di polemiche, spicca l’assenza nei commenti di due personaggi illustri. Uno è il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, l’altra la nuova soprintendente Antonella Ranaldi. Entrambi al momento preferiscono non commentare. E il motivo è lo stesso. Sia Schmidt e Ranaldi stanno lasciando le polemiche ai politici.

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