sabato, 27 Luglio 2024
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L’Ordine degli Architetti invia una lettera al ministro Nordio

Oltre 90 ordini professionali hanno sottoscritto la lettera per chiedere l'adeguamento dei compensi dei consulenti tecnici d'ufficio, periti ed esperti in ambito giudiziario

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Adeguare i compensi dei consulenti tecnici d’ufficio (Ctu), periti ed esperti in ambito giudiziario. È quanto ha chiesto in una lettera, indirizzata al Ministero della Giustizia e al ministro Carlo Nordio, l’Ordine degli Architetti di Firenze, promotore dell’iniziativa a livello nazionale. In tutto sono coinvolti 91 Ordini degli Architetti in Italia tra cui gli Ordini degli Architetti di Milano, Torino e Napoli e altri 9 Ordini professionali.

Le richieste dell’Ordine degli Architetti al Ministero della Giustizia

La riforma Cartabia – si legge nella lettera – ha completamente omesso di valutare l’aspetto relativo all’adeguamento e alla revisione delle tariffe dei consulenti, periti ed esperti in ambito giudiziario. L’annosa inadeguatezza dei compensi, oramai tristemente nota e rilevata a più riprese anche da numerose sentenze della Corte Costituzionale, è in parte da riferirsi al fatto che la norma risalga al lontano 1980 e sia stata rivalutata, solo nei valori Istat, nel 2002, in occasione del passaggio dalla lira all’euro. Questo nonostante le previsioni puntuali di legge inserite all’articolo 54 del testo unico del 2002 che prevede l’adeguamento degli onorari con cadenza triennale in relazione alla variazione Istat verificatasi nel triennio precedente”.

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Nella lettera si sottolinea che “dal 2002 ad oggi tale disposizione legislativa è stata del tutto disattesa, determinando compensi spesso ridicoli: uno per tutti il costo orario della vacazione dei Ctu che ammonta a 4,07 euro al lordo delle imposte, compenso che non può considerarsi equo per nessuno, tantomeno in considerazione delle complesse prestazioni e delle responsabilità richieste ai professionisti incaricati. Ciò da un lato determina un forte squilibrio economico nei confronti dei Ctu e degli esperti, dall’altro rischia di creare una netta disuguaglianza tra la Consulenza d’ufficio e quella di parte. A titolo puramente esemplificativo possiamo rilevare che il costo della vita ha subito ad oggi, dal 2002, una rivalutazione Istat del 49%”.

L’Ordine degli Architetti di Firenze e tutti gli aderenti chiedono di “procedere alla richiesta di adeguamento Istat già previsto dai dettami di legge” e auspicano “una revisione sostanziale di tariffe che risalgono al secolo scorso”.

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