“Un atto vandalico stupido”. Clet è amareggiato dopo che L’uomo comune, la scultura installata su Ponte alle Grazie è stata danneggiata da ignoti nella notte tra sabato e domenica. L’opera è stata letteralmente sradicata dallo sperone che guarda Ponte Vecchio.
“Era montata su una barra d’acciaio. Staccarla non era affatto facile: chi ha agito, l’ha fatto con molta forza”, dice l’artista che a Firenze è diventato famoso per le sue opere di street art, in particolare i cartelli stradali “taroccati” con l'applicazione di adesivi.
“L'uomo comune” tornerà su Ponte alle Grazie
Adesso L’uomo comune si trova in un deposito della polizia municipale. “L’obiettivo ora è quello di recuperare l’opera, che in realtà era il prototipo, restaurarla, farne una copia da rimettere su Ponte alle Grazie”, spiega Clet.
Braccio rotto
A dare l’allarme, domenica mattina, sono stati alcuni passanti che hanno notato il famoso “omino” disteso a terra, accanto al parapetto del ponte. “Mi è stato spiegato che la statua era piegata e con un braccio rotto ”, riporta l’artista.
Foto: Anita Durante
Sul posto sono poi arrivati i vigili del fuoco e la polizia municipale. L’opera è stata molto dibattuta: comparso su Ponte alle Grazie dopo un blitz notturno nel gennaio 2011, L'uomo comune era stato tolto in fretta e furia dalla polizia municipale. Solo inseguito, dopo una petizione degli abitanti e dei commercianti del rione di San Niccolò, era tornato sul “suo” sperone.
L'ironia di Clet
Nonostante l'atto vandalico, Clet non perde il sorriso. “L'uomo comune si trova in buona compagnia – dice – è nel nuovo museo di arte contemporanea di Firenze: il deposito dove sono custodite anche altre due opere che recentemente mi sono state sequestrate”.
Foto: Anita Durante