giovedì, 25 Aprile 2024
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Maggio, dopo lo iodio è allarme cesio

Dopo le tracce di iodio 131, rilevate nelle analisi effettuate sui lavoratori del Maggio rientrati dal Giappone, esami più approfonditi rivelano oggi particelle del più pericoloso cesio 137. “Ma in dosi minime”, rassicurano i medici.

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Dopo le tracce di iodio 131, rilevate nelle analisi effettuate sui lavoratori del Maggio rientrati dal Giappone, esami più approfonditi rivelano oggi particelle del più pericoloso cesio 137. “Ma in dosi minime”, rassicurano i medici.

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ANALISI. Le tracce di cesio sono emerse da analisi più specifiche effettuate dall’Istituto Enea di Roma, messo a disposizione dallo Stato a coloro che sono rientrati dal Giappone dopo il disastroso terremoto e le conseguenti esplosioni di alcuni reattori della centrale nucleare di Fukushima.

CESIO. Il cesio 137 è più pericoloso dello iodio 131 in quanto quest’ultimo viene “smaltito” in una decina di giorni, mentre le particelle di cesio ci mettono in media 30 anni. Anni durante i quali continuano ad emettere radiazioni. Ma tutto dipende dalla quantità. In questo caso non inciderebbe sullo stato di salute dei “reduci” della tournée del Maggio nel Paese del Sol levante. Si tratterebbe infatti di quantità modestissime, tanto da non far temere la radioattività.

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ESPOSTO IN PROCURA. I sindacalisti del Maggio, però, non ci stanno e stanno preparando un esposto da portare in procura contro il sindaco Matteo Renzi e la soprintendente Francesca Colombo, accusati di aver aspettato troppo a dare il via libera per il rimpatrio. Accusa a cui si aggiungono, per quanto riguarda la Colombo, le presunte minacce di licenziamento per coloro che decidevano di allontanarsi prima.

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