mercoledì, 14 Maggio 2025
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Maltempo, Rossi: “Chiediamo aiuti alle famiglie e lo stato di calamità”

Dopo la grandinata eccezionale di venerdì, il governatore della Toscana chiede che venga acceso un faro su chi ha subito danni. E a Firenze intanto Boboli e l'Albereta rimangono chiusi

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“Oltre 30 le persone ferite. Ingenti i danni alle abitazioni, aziende, edifici pubblici, musei, giardini e soprattutto all'agricoltura. Ora aiuti alle famiglie e alle imprese danneggiate. Firenze, Lucca, Prato, Pistoia e Pisa le province più colpite. Martedì avremo una prima stima dei danni e presenteremo la richiesta di stato di emergenza per le zone danneggiate e lo stato di calamità per l'agricoltura”.

Stato di calamità e aiuti a famiglie e imprese

Sono le parole di Enrico Rossi, che si riferisce ai danni provocati dalla tromba d'aria che si è abbattuta venerdì sulla Toscana chiedendo l'intervento delle istituzionii.

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In attesa che scattini gli aiuti, a Palazzo Vecchio si fa un passo avanti, con il Protocollo congiunto, firmato dal sindaco Dario Nardella e dal Comandante Regionale del Corpo forestale dello Stato Giuseppe Vadalà. I temi? Monitoraggio, controllo, tutela, valorizzazione dell’ambiente, della biodiversità e del territorio, in particolare del Parco delle Cascine.

Il protocollo congiunto: la Forestale monitora le Cascine

Il protocollo entrerà in vigore a partire da questa settimana e prevede azioni di intervento congiunte tra Comune e Corpo Forestale, che presterà servizio alle Cascine tre giorni a settimana, mentre negli altri giorni ci saranno i vigili urbani.

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Controlli costanti sugli alberi

“È un accordo storico, il primo in Italia – ha detto il sindaco Nardella -. Il Protocollo prevede una collaborazione concreta e a 360° con il Corpo Forestale su più fronti, tra cui l’educazione agroalimentare e alla tutela del patrimonio arboreo e il supporto al Comune per i controlli delle nostre alberature: abbiamo visto infatti col maltempo di venerdì quanto gli alberi siano il primo fronte di emergenza e quindi il controllo per aumentare la prevenzione è fondamentale”.

“Il Protocollo riguarda anche il Parco delle Cascine – ha spiegato Nardella -: in base ad esso, infatti, concediamo al Corpo Forestale il nostro immobile alle Cascine per il ricovero dei cavalli e mettiamo a disposizione per le guardie forestali i nostri uffici e spogliatoi. In cambio le guardie forestali potranno presidiare il Parco tre giorni alla settimana, mentre nei restanti giorni saremo presenti noi con i vigili urbani, ovviamente”.

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Corsi di aggiornamento per boscaioli

“Su Firenze complessivamente abbiamo 80mila alberature – ha spiegato l'assessore all'ambiente Alessia Bettini – e riteniamo che sia importante, anche per rispondere ai principi del buon governo e della buona programmazione, mettere in campo tutti gli esperti del settore, fare una ricognizione dello stato attuale del patrimonio arboreo per iniziare a parlare poi di una programmazione seria di sostituzione e di ripiantumazione partendo dalle zone che riteniamo più a rischio della città”.

“Inoltre, un punto importante del Protocollo – ha concluso l’assessore Bettini – riguarda anche la formazione dei nostri 78 boscaioli con corsi presso il Corpo Forestale”.

Boboli

Ma i parchi fiorentini come stanno? Le Cascine come è noto, sono aperte al pubblico. Mentre rimane chiuso – probabilemente per tutta questa settimana – il Giardino di Boboli (dove è caduto un cedro del Libano, un ippocastano e tre cipressi) e dove attualmente sono in corso sopralluoghi e controlli da parte dei tecnici della soprintendenza, che hanno dovuto far fronte anche ad alcuni problemi alle condutture d'acqua sotterranee e agli strati di ghiaia.

Albereta e Anconella

Stesso discorso vale per l'Albereta e l'Anconella, i due parchi gemelli del quartiere 3 che sono tuttora chiusi al pubblico. All'ingresso, sbarrato da transenne, appare ben visibile l'ordinanza comunale che vieta l'ingresso per motivi di sicurezza. Dal Comune fanno sapere che i controlli sono in corso e che Palazzo Vecchio si sta adoperando per riaprire il prima possibile le aree verdi coinvolte nella messa in sicurezza.
 

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