venerdì, 13 Dicembre 2024
- Pubblicità -
HomeSezioniCronaca & PoliticaMarchionne: ''I miei commenti su...

Marchionne: ”I miei commenti su Firenze estratti fuori dal contesto”

Dopo il vespaio di polemiche suscitate dalla sua dichiarazione (''Firenze città piccole e povera'') l'ad di Fiat prova a spiegare: ''Avevo paragonato la città e la sua economia con gli Stati Uniti.

-

- Pubblicità -

Alla fine ha voluto spiegare le sue parole, o è stato costretto a farlo. Sergio Marchionne, ad di Fiat, è tornato a parlare di Firenze dopo il vespaio di polemiche che le sue parole (”Firenze città piccola e povera”) avevano suscitato un po’ ovunque.

LA NOTA. L’ha fatto attraverso un comincato stampa, pubblicato nella serata di ieri sul sito della Fiat. “Due agenzie di stampa – recita la nota firmata da Marchionne – hanno riportato oggi (ieri, ndr) alcuni commenti che avrei fatto a Bruxelles con un gruppo di giovani durante un pranzo privato. L’incontro era un evento organizzato tra i dirigenti del settore automobilistico e alcuni giovani al termine dei loro studi che si stanno affacciando nel mondo del lavoro. Tema era la mobilità futura e le sue implicazioni sull’industria automobilistica”.

- Pubblicità -

FIRENZE. “Un giornalista free-lance – continua l’ad di Fiat – fingendo di essere un invitato all’evento, è entrato all’interno della sala mentre stavo parlando con alcuni studenti. I miei commenti su Firenze sono stati, a mia conoscenza, estratti fuori dal contesto. La città di Firenze e la sua economia erano prese da me come riferimento per paragonarle alla complessità, al peso e alla dimensione di un Paese come gli Stati Uniti. Ho usato queste considerazioni per confrontare le responsabilità e le capacità del Presidente Obama con quelle di Matteo Renzi. La differenza mi sembra evidente. I miei presunti commenti – aggiunge – non devono essere interpretati come un mio giudizio sul valore di Firenze, che è una città per arte, cultura e scienze apprezzata e rispettata a livello mondiale, una valutazione che condivido pienamente”.

RENZI. Ma se Firenze viene in qualche modo “salvata”, Marchionne non arretra di un passo su Renzi. “Le mie valutazioni su Matteo Renzi – spiega infatti l’ad di Fiat – restano invariate e sono personali e non attribuibili alla Fiat. Penso infatti che per la sua età e per l’esperienza limitata sia, almeno per il momento, non adeguato ad assumere una posizione di leader in un contesto economico e sociale complesso come è oggi quello italiano. A mio parere, una maggiore esperienza, che può solo accumularsi nel tempo, lo renderà più maturo e di conseguenza gli eviterà di esprimere opinioni senza logica contro la Fiat e la sua posizione industriale nel Paese, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica a livello europeo. Tutto questo senza valutare minimamente l’impatto negativo, permanente e che comporterebbe gravissimi rischi, rispetto alle scelte industriali che abbiamo fatto”.

- Pubblicità -

ALTRE SCUSE? “Ho ribadito in varie occasioni la nostra logica e le ragioni delle nostre scelte. Ho anche avuto l’opportunità, un paio di settimane fa, di illustrare personalmente la posizione della nostra azienda al Presidente Monti e ad alcuni ministri del suo Governo. Sto cercando di ottenere la registrazione dei commenti che mi sono stati attribuiti e poi impropriamente raccolti, e sulla base del suo contenuto deciderò se rinnovare e ampliare le mie scuse alla città di Firenze e ai suoi cittadini per commenti estratti fuori dal loro contesto”, conclude Marchionne nella sua nota.

L’ironia della rete. Caso Marchionne, il web si scatena. ”Ma è il nuovo slogan per la Punto?”

- Pubblicità -
- Pubblicità -
spot_img
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -