mercoledì, 11 Dicembre 2024
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Menarini, ”mille esuberi” dopo il decreto sui farmaci generici

L'annuncio è arrivato ieri, in seguito al varo del decreto Balduzzi. I sindacati ''hanno fortemente respinto la proposta aziendale ritenendola strumentale e avventata, oltretutto in assenza di un progetto industriale di sviluppo, chiedendone l’immediato ritiro e l’apertura di un tavolo sindacale''.

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Menarini, annunciati mille esuberi.

L’ANNUNCIO. E’ avvenuto ieri, con un annuncio fatto ai sindacati dal direttore generale dell’azienda farmaceutica fiorentina, Domenico Simone. Il tutto sarebbe dovuto alle conseguenze del decreto Balduzzi, ovvero quello secondo cui i medici devono scrivere nella ricetta il nome del principio attivo invece di quello commerciale del prodotto.

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LE REAZIONI. E le reazioni all’annuncio dell’azienda non si sono fatte attendere. “Durante l’incontro di verifica sulle prospettive aziendali – spiegano in una nota Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem del gruppo Menarini – la Direzione Generale ha annunciato un esubero di oltre mille addetti legandolo alle ripercussioni dei provvedimenti sulla Revisione della Spesa in materia di Sanità (c.d. Spending Review). Le OO.SS. a fronte di queste dichiarazioni hanno fortemente respinto la proposta aziendale ritenendola strumentale e avventata, oltretutto in assenza di un progetto industriale di sviluppo, chiedendone l’immediato ritiro e l’apertura di un tavolo sindacale”.

MOBILITAZIONE. “La dimensione degli esuberi annunciata – continuano i sindacati – è la più alta nel settore farmaceutico e nel panorama dell’industria italiana. Le OO.SS. già da domani (oggi, ndr) si attiveranno per richiedere un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) affinché la direzione aziendale rappresenti nella più alta sede istituzionale la sua proposta di politica industriale rappresentando Menarini, la prima multinazionale italiana del settore. Le OO.SS. annunciano immediatamente la mobilitazione di tutti i lavoratori attraverso il blocco degli straordinari, la cessazione di ogni forma di flessibilità, cui seguiranno assemblee con i lavoratori e iniziative di lotta dell’intero Gruppo coordinate a livello nazionale unitamente alle tre Confederazioni”.

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