giovedì, 12 Dicembre 2024
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Menarini, Natale di tregua: congelati fino a gennaio i mille esuberi

Accolta la richiesta dei sindacati: licenziamenti fermi fino ad anno nuovo. La decisione annunciata stamani al tavolo col ministero.

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Menarini, è ”tregua” di Natale.

LICENZIAMENTI CONGELATI. I mille licenziamenti annunciati all’azienda farmaceutica saranno congelati fino ad anno nuovo. La direzione della Menarini lo ha comunicato stamani a Roma, durante l’incontro con il ministero per lo sviluppo economico e le parti sociali.

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ACCOLTA RICHIESTA SINDACATI. In questo modo l’azienda ha accolto la richiesta dei sindacati. Ma non significa che i posti di lavoro sono salvi. Solo a gennaio si conoscerà davvero la sorte dei mille dipendenti che rischiano di essere licenziati.

IL PIANO DI ESUBERI. L’azienda ha motivato il piano di esuberi con il decreto del governo sulla spending review, che tra le altre misure, dalla scorsa estate obbliga i medici ad indicare sulle ricetto solo il principio attivo di un farmaco e non la sua ”marca”. Un duro colpo per alcuni dei farmaci di punta della Menarini. 

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SIMONCINI. “L’intervento di modifica della norma sui generici, sostenuto dal ministero dello sviluppo economico, inserito nel decreto approvato oggi al Senato, può rappresentare una soluzione positiva per l’industria farmaceutica italiana, salvaguardando al contempo la libertà di scelta di cittadini” afferma l’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini”. Per l’assesosre, “è importante che stamani si sia concordato di verificare le conseguenze di mercato che la nuova norma potrà determinare e di aprire un confronto sul piano industriale di Menarini, prima di affrontare discussioni sui livelli occupazionali”.

NUOVO TAVOLO A GENNAIO. A gennaio si terrà un nuovo incontro per un’illustrazione del piano industriale dell’azienda, mentre a febbraio verrà messa in calendario una verifica sugli andamenti di mercato rispetto alla nuova norma, che dovrebbe essere convertita il legge entro il 18 dicembre.

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CAUTO OTTIMISMO. Cauto ottimismo arriva dalle parti sociali. “Per adesso torniamo a Firenze senza licenziamenti. Almeno fino all’inizio del prossimo anno l’azienda ha accettato di congelare i mille esuberi annunciati. E già questo è un primo passo”, afferma Massimo Guerranti, segretario generale della Femca-Cisl toscana, presente all’incontro al ministero. “Di fronte alla richiesta dei sindacati e del governo Menarini ha accettato questo ulteriore stop –aggiunge il sidnacalista-. Nel frattempo lavoreremo per risolvere i problemi che esistono nel settore e vedremo cosa succederà in Parlamento rispetto al Decreto che dovrà essere convertito entro il 18 dicembre. Come organizzazioni sindacali abbiamo chiesto e continueremo a chiedere all’azienda responsabilità.”

L’AZIENDA. “Riguardo all’incontro avvenuto al Mise tra Ministero, azienda, Istituzioni regionali  e Organizzazioni Sindacali, il Gruppo Menarini ha avuto modo di illustrare sia il proprio piano di investimenti attuali e futuri, concentrati sulla Ricerca e Sviluppo di nuovi prodotti, sia le difficoltà attuali”: è quanto si legge in una nota dell’azienda. “Pur avendo, per la seconda volta e con enorme sforzo di responsabilità, accettato alla fine di posporre ancora l’apertura formale delle procedure di mobilità in modo da venire incontro alle richieste di Istituzioni e Sindacati, Menarini non può non esprimere tutta la propria disillusione rispetto al quadro legislativo riguardo la prescrizione dei farmaci, assolutamente negativo e persistente anche dopo le modifiche contenute nel decreto sviluppo”, continua la nota. “Da una parte si dichiara strategico il settore farmaceutico e i suoi investimenti, ma nei fatti le aziende che investono nel nostro Paese e creano occupazione vengono penalizzate con leggi appositamente fatte per agevolare invece aziende che importano tutto da Paesi esteri”, ha dichiarato Domenico Simone, direttore generale del Gruppo Menarini. “La nostra azienda opera con successo in oltre 100 Paesi del mondo, ma solo in Italia, dove abbiamo la maggior parte dei nostri investimenti, ci troviamo di fronte a situazioni così paradossali”.

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