Nei piani di Palazzo Vechio, da tempo, c’è il mercato di San Lorenzo. Un progetto, non esente da polemiche, che l’amministrazione vuole portare avanti. Il vicesindaco Dario Nardella ha esposto gli interventi che verranno fatti al mercato centrale, affermando che i lavori termineranno entro febbraio. Per quanto riguarda il mercato turistico, sono 84 i banchi interessati dallo spostamento.
RIQUALIFICAZIONE DEL MERCATO CENTRALE. Il progetto di riassettato del mercato centrale prevede lo spostamento al piano terra di sedici ortolani che erano situati al primo piano, sotto al tendone. “Verranno create entro gennaio due isole verdi, la prima con 10 banchi e la seconda con 2 banchi – ha spiegato Nardella – saranno inoltre adeguate due pescherie oggi libere, per realizzare ulteriori 4 postazioni per gli ortolani”. Il primo piano, invece, sarà ristrutturato, creando una sorta di “piazza Firenze”. “L’ispirazione- afferma- è nata guardando ad altri mercati internazionali come quello di Barcellona. Sarà un luogo d’incontro, dove poter assistere a mostre, prendere un caffè, o visitare i mercatini che si terranno provvisoriamente”. Per la gestione del primo piano, lunedì partirà un bando su come animare la nuova piazza.
MERCATO TURISTICO. Sul fronte, caldo, dei venditori ambulanti “le sorti del mercato turistico sono giunte ormai al termine – ha detto Nardella- la riqualificazione di piazza di San Lorenzo comporta la lotta all’abusivismo e alla contraffazione, ma non solo. E’ necessario – continua – tutelarla e valorizzarla, anche grazie all’introduzione di una linea C di Ataf ”. Quindi gli 84 banchi che oggi si trovano nell’area compresa fra piazza San Lorenzo, Canto dei Nelli e piazza Madonna degli Aldobrandini dovranno essere spostati, per tutelare la piazza e la basilica e per consentire il transito della linea Ataf da piazza San Marco alla Stazione.
TRE COLLOCAZIONI. L’intenzione dell’amministrazione è di far restare gli ambulanti nell’area mercatale, concentrandoli in piazza del Mercato Centrale, ma sono state individuate anche due collocazioni alternative, in piazza Annigoni e piazza Piave. “Non ritireremo nessuna licenza e nessuno perderà il lavoro – sottolinea Nardella – ma non possiamo accettare la posizione degli ambulanti che ritengono non negoziabile l’occupazione delle piazza, che un bene pubblico e che è nostro dovere tutelare. Siamo comunque disponibili ad accettare altre soluzioni, purchè rispettino questo nostro obiettivo”.
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