Muore per una trasfusione sbagliata?
LA TRAGEDIA. E’ successo la settimana scorsa all’ospedale di Careggi secondo quanto riportato oggi dal quotidiano La Repubblica. L’uomo, un sessantenne, in gravi condizioni per un problema cardiocircolatorio è deceduto dieci giorni giorni dopo il ricovero.
L’ERRORE. A causare la morte potrebbe essere stato un errore dell’infermiere che ha effettuato la trasfusione all’uomo anzichè al suo vicino di letto. Secondo la procedura standard l’infermiere sarebbe dovuto essere accompagnato da un medico e invece era da solo. Inoltre avrebbe dovuto chiedere all’uomo la sua identità prima di effettuare la trasfusione, cosa che non è avvenuta.
LO SCAMBIO DI PERSONE. Secondo la ricostruzione del quotidiano, all’uomo sarebbe stata fatta una trasfusione destinata a un’altra persona, trasfusione che – a causa del gruppo sanguigno sbagliato – avrebbe scatenato coaguli e una reazione allergica letale. Già avviata un’inchiesta della Regione Toscana per stabilire le responsabilità e avvisato il Ministero della Salute anche se a Firenze non è ancora arrivato nessun inspettore.
CAREGGI DICE NO. Ma l’ospedale di Careggi dicono di no. “Il 20 luglio (dopo il decesso dell’uomo, ndr) viene richiesto dai sanitari di Careggi, di effettuare un riscontro diagnostico – si legge in una nota dell’azienda sanitaria -. L’esito del riscontro diagnostico non evidenzia nesso causale fra l’errore trasfusionale e il decesso del paziente”