“Adesso non esistono più scuse e motivazioni per ritenere ancora possibile l’apertura del Multiplex”. Così hanno commentato la scadenza dell’autorizzazione regionale ad aprire il multisala di Novoli il consigliere comunale Tommaso Grassi e quello regionale Mauro Romanelli. La concessione, infatti, è decaduta ieri, dopo un anno di inattività del cinema e alcune proroghe richieste dalla proprietà a causa del prolungarsi della vicenda giudiziaria.
POLTRONE. Per aprire le nove sale previste a Novoli la proprietà aveva dovuto acquistare i “posti” di altri due cinema, che ai tempi erano sull’orlo della chiusura. La legge regionale, infatti, impone un tetto massimo alle poltrone e l’Immobiliare Novoli era riuscita ad accaparrarsene circa 1400 poltrone da “trasferire” all’interno del Multiplex. Ma l’autorizzazione ad aprire una multisala cinematografica era a tempo determinato: dopo un anno di inattività sarebbe decaduta. E così è stato, nonostante le proroghe richieste (e ottenute) dall’Immobiliare Novoli a causa dello stop imposto durante i lavori.
IL FUTURO. Trovare altri cinema da cui comprare altre “poltrone” non si presenta al momento come un’impresa facile. Ma sarebbe la strada più diretta per riuscire a ottenere una nuova autorizzazione dalla Regione. In alternativa la proprietà potrebbe ricorrere nuovamente alle vie legali oppure abbandonare definitivamente l’idea del cinema e trasformare il complesso in qualcosa di diverso.
LA FINE DI UNA BATTAGLIA.“Sicuramente con oggi – continuano i consiglieri Grassi e Romanelli – viene posto fine ad una lunga battaglia di cittadini, associazioni e forze politiche che si sono impegnate per garantire il rispetto delle leggi e della normativa vigente in materia cinematografica e per evitare che fosse concessa una inaccettabile sanatoria: salvaguardare le funzioni commerciali di vicinato e i cinema di Quartiere è stato il nostro obiettivo.”
LE PROSPETTIVE. “La decadenza dell’autorizzazione – proseguono – fa venire meno il titolo per continuare a costruire l’immobile stesso”. Il Multiplex potrebbe dunque essere anche abbattuto, ipotesi che i due consiglieri si augurano per lanciare “un messaggio forte ma etico”. In alternativa potrebbe essere destinato ad ospitare “un centro di produzione cinematografica e musicale o arte contemporanea”, suggeriscono. Ma qualsiasi ipotesi, adesso, appare prematura.