Un’iniziativa “per dare un contributo alla liberazione di Nooshin Ebadi e alla affermazione dei diritti di democrazia e libertà così palesemente calpestati dal regime iraniano”. Appoggio non solo formale, dunque, nei confronti del premio Nobel per la pace 2003, che il Consiglio regionale ha accolto come personalità-simbolo dell’impegno per la difesa dei diritti umani, lo scorso mese di luglio.
“Ci metteremo in contatto con Shirin Ebadi, confermo la piena disponibilità ad attivarci a sostegno di un’azione che parta dall’Italia e, a livello internazionale, attraverso una iniziativa diplomatica che sia coordinata dalla Conferenza delle assemblee legislative regionali europee. L’arresto della sorella è la messa in atto delle minacce e di un ricatto, come ha denunciato la stessa Shirin Ebadi. In Iran − aggiunge Nencini − si sta consumando una tragica lotta per la libertà e l’autodeterminazione, il suo esito avrà ripercussioni sugli equilibri internazionali. La barbara repressione deve essere contrastata da tutti coloro che hanno a cuore il rispetto dei diritti umani, il futuro della democrazia e della pacifica convivenza tra i popoli”.