“Al momento non risulta che ci sia alcuna richiesta ufficiale di accogliere Eluana Englaro per assisterla nelle strutture della Toscana. In ogni caso, sono convinto che il problema deve essere trattato con il massimo del rispetto e ispirandosi a un principio di umanità, evitando strumentalizzazioni e contrapposizioni violente“.
L’assessore al diritto alla salute Enrico Rossi smentisce così le voci di una richiesta ufficiale di accogliere Eluana Englaro in Toscana, ma tiene anche a chiarire alcuni principi fondamentali.
“Nel merito, voglio sottolineare come tutte le strutture sanitarie d’Italia siano tenute al dovere dell’assistenza e al rispetto della legalità. Ovviamente, questo vale per le strutture della Toscana così come per quelle della Lombardia, dove Eluana è ricoverata da tanti anni e dove non mancano professionalità e servizi adeguati ad affrontare il caso. Il dovere dell’assistenza e il rispetto della legge valgono, lo ribadisco, per tutte le strutture sanitarie del Paese”.
“Vale poi, per le strutture sanitarie, il principio della prossimità – prosegue Rossi – per cui è ragionevole rivolgersi a quelle più vicine al paziente, anche allo scopo di garantire meglio la continuità della presa in carico. Di fronte a una richiesta di questo tipo – sottolinea ancora l’assessore – le istituzioni sanitarie devono comportarsi nel rispetto della legge e senza infingimenti, accampando ragioni inesistenti, o peggio ideologiche, per rifiutare il ricovero“.
“Qualora in Toscana arrivasse una richiesta di assistenza per Eluana – chiarisce Rossi – noi ci comporteremmo secondo le leggi e secondo principi di umanità, e chiederemmo che si documentino le ragioni della mancata assistenza nelle strutture più prossime a quelle in cui ora è ricoverata Eluana”.