giovedì, 12 Giugno 2025
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Niente ticket in Toscana, ma un “contributo dai ricchi”

Niente ticket in Toscana, ma un “contributo di solidarietà” da parte dei redditi più alti. E' questa la soluzione a cui sta lavorando Enrico Rossi e che dovrebbe essere pronta entro fine mese. E sui costi della politica dichiara: “sono il governatore più povero e ne sono fiero”.

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Niente ticket in Toscana, ma un “contributo di solidarietà” da parte dei redditi più alti. E’ questa la soluzione a cui sta lavorando Enrico Rossi e che dovrebbe essere pronta entro fine mese. E sui costi della politica dichiara: “sono il governatore più povero e ne sono fiero”.

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CONTRO-MANOVRA. La contro-manovra toscana consisterà nel dire no ai ticket indiscriminati per tutti e introdurre invece un “contributo di solidarietà a carico di quel pezzo di società che è più ricco. Pensiamo che saremo capiti – dichiara ottimista Rossi – Sui ticket perdiamo 60 milioni perché non stiamo attuando ciò che ci chiede il Governo, ma per noi le visite specialistiche sono un punto fondamentale del sistema assistenziale e vogliamo mantenerla nel pubblico, a costi accessibili a tutti”.

TAGLIO DI MEZZO MILIARDO. I conti della manovra sono “drammatici”, continua Rossi. “Solo per la sanità toscana ci sarebbe un taglio da 450 milioni: per quanto siamo abbastanza capaci di governare i bilanci della sanita’ in due anni non si rimediano nemmeno con le migliori invenzioni, se non procedendo a un taglio effettivo dei livelli essenziali di assistenza, che noi pero’ non vogliamo”. Da qui la necessità di ricorrere comunque a una sorta di ticket ma solo per chi può permetterselo.

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POVERO GOVERNATORE. Riguardo ai costi della politica, poi, Rossi non ha niente da rimproverarsi: il presidente della Regione Toscana, infatti, è quello che guadagna meno di tutti. ”6.900 euro, di cui 1300 vanno al Pd”. Uno stipendio “dignitoso”, così lo ha definito Rossi, “del quale non mi devo vergognare perché credo di guadagnarmelo”.

LE ALTRE REGIONI. Al livello del presidente toscano ci sarebbe solo la collega Catiuscia Marini, presidente della vicina Umbria, mentre il leghista Zaia in Veneto “guadagna il doppio di me – sottolinea Rossi – e il presidente della Puglia Vendola è il primo della lista con uno ‘salario’ da 14.595 euro”.

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